PIOVE DI SACCO - Via libera della Bce alla nascita della terza banca di credito cooperativo italiana per sportelli (92), la quarta per attivo (6,49 miliardi), la prima del Veneto. L'istituto sarà il frutto della fusione tra la Bcc di Verona e Vicenza con Banca Patavina (gruppo Iccrea) che dovrebbe perfezionarsi entro fine anno.
PERCORSO STRATEGICO
«La Bce ha dato il via libera al progetto di fusione, validandolo senza alcuna osservazione e per tutti gli elementi contenuti nella proposta - ha commentato in una nota Flavio Piva, presidente di Bcc Verona e Vicenza nonché leader della Federazione Veneta delle banche di credito cooperativo aderenti al gruppo Iccrea -. È la conferma del grande valore di questo percorso strategico che, con il benestare dei soci, darà vita alla più grande Bcc in regione, organizzata per restare sempre vicina e al servizio di persone e imprese del territorio». Leonardo Toson, presidente di Banca Patavina (37 sportelli, attivo patrimoniale nel primo semestre 2023 in crescita del 5,1% su dicembre 2022 a 2.374 milioni, raccolta diretta a 1.560 milioni, in leggero calo del 2,96% sul periodo precedente): «L'autorizzazione della Bce costituisce un passaggio essenziale nel percorso che abbiamo avviato, che attesta la validità del nostro progetto, di una banca sempre più solida e capace di generare risorse a servizio delle comunità, potendo svolgere ancor meglio il proprio ruolo di banca di credito cooperativo».
RACCOLTA DIRETTA 4,1 MILIARDI
La Banca che nascerà, al termine dell'iter previsto dalla legge, sarà la sesta Bcc per soci (29 mila). Potrà contare su oltre 700 collaboratori e un prodotto bancario lordo di oltre 9 miliardi di euro. La raccolta diretta arriva a 4,1 miliardi di euro, gli impieghi alla clientela ammontano a 3 miliardi, oltre ad un significativo profilo di solidità patrimoniale, con il Cet1 al 21,91%. Bcc Verona e Vicenza parte con un attivo patrimoniale nel primo semestre di quest'anno di 3.582 milioni, un Cet1 del 24,97% e un utile netto di 25,89 milioni (più del doppio dello stesso periodo del precedente esercizio). Banca Patavina, direzione centrale a Piove di Sacco (Padova), ha un Cet1 del 16,39% e la semestrale chiusa a giugno registra un utile, al lordo delle imposte, di 5,878 milioni (+ 8%). La modifica del decreto sugli extraprofitti «L'aggregazione, che ha coinvolto le due Bcc espressione di una forte tradizione mutualistica a livello locale, consentirà così lo sviluppo di un modello cooperativo ancora più solido ed efficace a beneficio dei soci e di tutta la clientela, insieme a nuove soluzioni d'avanguardia che saranno realizzate grazie alle forti sinergie con le strutture centrali del gruppo Bcc Iccrea», sottolinea il comunicato ufficiale del via libera all'aggregazione. Ora si attendono le assemblee straordinarie delle due Bcc venete che si terranno il 2 dicembre per l'ultimo passaggio finale prima della chiusura del percorso aggregativo che dovrebbe far decollare il nuovo istituto col 2024. «La nascita di questa nuova realtà è il segno della continua evoluzione da parte delle nostre Bcc sul territorio - commenta Giuseppe Maino, presidente Gruppo Bcc Iccrea -. La banca cooperativa che nascerà saprà esprimere una forte connotazione competitiva e profonde qualità di servizio e supporto per le necessità che esprime un territorio particolarmente esigente sia sul fronte delle attenzioni alle Pmi che ai bisogni dei singoli e delle famiglie. Come gruppo continueremo ad accompagnare la crescita di questa nuova Bcc al fine di proporre a soci e clienti servizi e soluzioni di primo livello, con risposte immediate e puntuali per lo sviluppo delle aziende e la gestione dei risparmi delle famiglie»
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