"Guerra" dei plateatici, altri 3 baristi presentano ricorso

Mercoledì 5 Febbraio 2020 di Alberto Rodighiero
Plateatici in piazza dei Signori
PADOVA Arrivano in giunta i ricorsi al Tar dei baristi contro il giro di vite nei confronti dei plateatici in centro storico. L’assessore all’Avvocatura civica Diego Bonavina ha fatto approvare una delibera con cui il Comune si costituisce in giudizio contro 3 ricorsi presentati da altrettanti esercenti contro la decisione della Soprintendenza e contro l’amministrazione che ha dovuto applicare queste disposizioni.
«Questi ricorsi – ha spiegato Bonaviana – non sono i primi che vengono presentati dagli esercenti. Un paio di settimane fa, infatti, sempre in giunta ne sono arrivati altri 7. Noi non possiamo fare altro che resistere in giudizio». Ma quali sono gli esercenti che hanno deciso di passare alle “carte bollate”? Da parte di palazzo Moroni il riserbo è massimo.
I LOCALI COINVOLTI
A fare ricorso, però, sarebbero stati, tra gli altri, la Gineria di via Squarcione, il Pe Pen e l’Enoteca Santa Lucia (entrambi in piazza Cavour), l’Isola Memmia di Prato della Valle, il Gancino di piazza Duomo, il Caramel di piazza Delle Erbe e altri 4 locali di piazza Dei Signori, ovvero il Kofler, l’Uva, il Galleria n°5 e l’Ham holy burger. A far scattare la scorsa estate il giro di vite nei confronti dei plateatici in centro storico è stato l’ex Soprintendente Vincenzo Tinè.
Queste disposizioni hanno portato il Comune a dover dare seguito a nuove prescrizioni per 69 esercenti del centro storico e ad ingaggiare contemporaneamente un’opera di mediazione per la revisione di alcune delle nuove regole. Il risultato è stato quello di ottenere una deroga fino alle 19 per l’utilizzo degli ombrelloni in piazza dei Signori nel periodo estivo e a salvaguardare alcune occupazioni che sarebbero state penalizzate nelle metrature. L’assetto attuale è pienamente in vigore dal 1 gennaio, ma tutto potrà tornare in discussione grazie all’utilizzo di uno strumento, quello dell’accordo tra le parti, che potrà confermare o rivedere quanto definito finora. A questo obiettivo sta lavorando l’assessore al Commercio Antonio Bressa che per il prossimo 20 febbraio ha organizzato un incontro tra il nuovo Soprintendente Fabrizio Magani e le associazioni di categoria. Mercoledì 29 gennaio si è tenuta l’udienza di discussione delle istanze di sospensiva dei primi 7 esercenti ricorrenti al Tar (per gli altri 3 l’udienza è fissata al 12 febbraio), relative al braccio di ferro che vede protagonisti, da un lato, la Soprintendenza ed il Comune e, dall’altro, i pubblici esercizi del centro storico, coordinati dall’Appe.
Nel corso della discussione il tribunale amministrativo regionale, sezione terza, è stato messo al corrente da parte dei difensori dei ricorrenti dei recenti sviluppi della vertenza e, in particolare, dei contenuti dell’ultimo incontro. «Una volta rilevato – hanno spiegato i legali dell’Appe Antonio Cimino, Giorgio Trovato e Marco Ferraresso – il notevole interesse generale della questione, e preso atto dei potenziali futuri sviluppi della stessa, la presidente del collegio ha prospettato la possibilità di decidere la questione nel merito, fissando un’udienza in tempi ravvicinati». «La presidente del collegio – hanno aggiunto gli avvocati – ha quindi invitato i difensori delle parti, esercenti, ma anche Comune e Soprintendenza, che hanno a loro volta aderito, a presentare una cosiddetta “istanza congiunta di prelievo della causa”, adempimento necessario per una rapida fissazione del giudizio di merito».
Alberto Rodighiero 
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