ESTE - Imbrattata con i nomi di due curve Ultras notoriamente di estrema destra - Hellas Verona e Lazio - la panchina arcobaleno installata a Ospedaletto Euganeo contro le discriminazioni su persone Lgbt. Un segnale allarmante, tanto che sulla vicenda sta anche indagando l'Arma dopo aver ricevuto la segnalazione dal sindaco.
La panchina è stata adottata da Ospedaletto, paesino della Bassa Padovana, dopo essere stata sfrattata da Este, comune guidato da giunta di centrosinistra, che doveva installarla in occasione della Giornata Mondiale contro l'omotransfobia, ma che all'ultimo si è tirata indietro, giustificando la scelta spiegando di voler interpellare tutto il consiglio comunale sulla decisione. Fatto che ora sta facendo scricchiolare la maggioranza: il vicesindaco della città murata, Simonetta Spigolon, esponente del Pd, ieri durante la manifestazione organizzata da Arcigay per contestare il dietro front dell'amministrazione, ha sferrato un attacco micidiale alla sua giunta, pronunciando un intervento che, se non apre la crisi, ha tutti i numeri per essere un cartellino giallo al sindaco Matteo Pajola.
LE INIZIATIVE
E si moltiplicano nella Bassa le iniziative contro le discriminazioni. Ieri mattina è stata la volta di Solesino, dove il sindaco Elvy Bentani ha inaugurato un'altra panchina arcobaleno, mentre la prossima settimana sarà il turno di Granze e S. Elena. «La nostra Solesino è, e sarà sempre, il paese dell'amore e della felicità. Finché sarò io sindaco, Solesino sarà infatti contro ad ogni forma di omotransfobia e discriminazione ha evidenziato Bentani durante l'inaugurazione della panchina arcobaleno.
Non tutti, però, in paese, avrebbero gradito la scelta di Bentani. «Qualcuno dell'opposizione ha ironizzato, chiedendo se fossi diventato gay - spiega il primo cittadino di Solesino -.
LA CRISI DI GIUNTA
Arcigay, assieme a l'Altra Este, ha organizzato per ieri pomeriggio La Panchina (in)attesa, manifestazione di protesta nei confronti della decisione del primo cittadino. Al sit-in ha partecipato anche il vicesindaco Spigolon che ha vestito i panni del picconatore, facendo nomi e cognomi dei responsabili di quel niet', che al Pd locale e nazionale proprio non è andato giù: «Siamo rimasti molto amareggiati dalla decisione del sindaco, degli assessori e di alcuni consiglieri delle Civiche d'Este. Avere delle sensibilità diverse al proprio interno non può essere motivo per fare marcia indietro su diritti che fanno parte del nostro ordinamento da decenni».
Al netto del dato politico, i veri protagonisti del pomeriggio sono stati gli attivisti Lgbt e, in particolare, il coro Canone inverso, che si è esibito abbinando leggerezza e messaggi di impatto.