MONTEGROTTO - Doccia gelata sul programma di riqualificazione del Palazzo del Turismo di via Degli Scavi, da anni chiuso a causa delle condizioni di profondo degrado in cui si trova, che ne hanno persino reso necessario il transennamento per motivi di sicurezza e per impedire l'accesso di vandali.
Fondi negati
Il bando inserito nella legge di bilancio del 2021 per gli investimenti di rigenerazione urbana non elargirà nemmeno un centesimo dei quattro milioni di euro richiesti dall'amministrazione municipale. Un'esclusione che pone ora una seria ipoteca sulla convenzione che la Provincia, proprietaria dell'immobile, e il Comune avevano recentemente siglato e che prevede la concessione a titolo gratuito del diritto di superficie per 35 anni all'ente locale. L'arrivo dei quattro milioni era un requisito considerato essenziale che adesso, vista l'impossibilità per la sola amministrazione sampietrina di impegnare proprie risorse per rimettere a nuovo lo stabile, potrebbe addirittura portare a una rescissione dell'accordo.
I metodi di assegnazione
Il sindaco Riccardo Mortandello non l'ha ovviamente presa bene. Non solo. Il primo cittadino critica senza giri di parole i criteri di destinazione dei finanziamenti che hanno favorito esclusivamente Centro Italia e Meridione. «Il progetto, presentato assieme a Battaglia, è stato giudicato positivamente, ma non ha avuto un punteggio sufficientemente alto da ricevere il finanziamento - dichiara -. Credo però che sia necessaria una riflessione profonda sul fatto che nessuna delle opere per cui è stato richiesto un contributo dai Comuni del Veneto e da tutte le altre regioni del Nord Italia riceverà un solo euro. Cinque regioni del Sud e del Centro hanno ottenuto la totalità dei contributi. Ci siamo confrontati anche con gli altri sindaci - continua Mortandello - e chiaramente nessuno vuol fare crociate contro il Sud, ma di certo ha una rilevanza particolare il metodo di assegnazione. Se è vero che è necessaria una tutela per i comuni meridionali, a mio modo di vedere dovrebbe esisterne al pari una anche per le realtà del Nord virtuose come la nostra. Quel che è successo mi sembra la rappresentazione plastica della politica delle chiacchiere portata avanti dalla Lega di Salvini in questi anni dove non si sono assolutamente tutelati gli interessi del Nord».
A questo punto, a giudizio del capo della giunta termale, non resta altra soluzione, oltre alla speranza che vengano aperti in tempi brevi nuovi bandi pubblici, che bussare alle porte degli imprenditori privati. «Chiederemo la compartecipazione degli albergatori al piano di riqualificazione del palazzetto - conclude infatti il primo cittadino -: perché senza un aiuto esterno la nostra amministrazione non può farsi carico di una ristrutturazione così onerosa».