Ieri il "Comitato di coordinamento per la realizzazione del nuovo polo della salute di Padova" si è incontrato a Venezia: oltre a Zaia, hanno preso parte il sindaco Massimo Bitonci, il presidente della Provincia di Padova Enoch Soranzo, il rettore dell'Università di Padova, Giuseppe Zaccaria, il direttore generale dell'Azienda ospedaliera, Claudio Dario, il commissario dell'Istituto oncologico veneto Domenico Mantoan. Entro oggi Provincia, Comune, Azienda ospedaliera e Iov dovranno indicare il nome dei tecnici che avranno 15 giorni di tempo per una valutazione comparativa delle ipotesi sul tappeto, alla luce della quale si deciderà se avviare l'operazione sull'area proposta dal Comune di Padova (tra Via Corrado e il Canale Roncajette) o procedere con un nuovo bando per l'individuazione di altre aree.
Deciso Zaia: «La Commissione entro 15 giorni dovrà produrre una valutazione camparativa tra le aree - ha detto nel corso del Comitato - Non verrà considerata l’aerea proposta della Provincia (nella zona di Brusegana di Padova) perché non idonea e già scartata a suo tempo».
Zaia auspica una unità d’intenti, ma le anime sono ancora divise lontane da un accordo. Almeno per il momento. Da una parte il Comune di Padova con il sindaco Bitonci perora l’ultima proposta «l'area (vicina agli impianti CUS ndr), garantisce gli spazi necessari per la dotazione di parcheggi e spazi liberi, quali aree ora disponibili pe
Dal canto suo il direttore generale Claudio Dario ha chiesto, nell’attesa che si sciolga la prognosi sul destino della nuova struttura, «di avere i finanziamenti e le autorizzazioni per poter avviare gli interventi di messa in sicurezza dell’esistente.
Questione di non poco conto anche il ricorso presentato il 20 ottobre scorso davanti al Tar da "Finanza e Progetti spa" sull’annullamento degli atti precedenti e relativo risarcimento per 22milioni 394mila 2454 euro, additando una responsabilità diretta del Comune e in parte della Regione. L’udienza sarà il 19 novembre. Insomma di incognite sul tavolo ce ne sono ancora molte, compreso il tempo. Quindici giorni per fare quadrato non sono molti, soprattutto se si tiene conto che si parte da posizioni distanti.