Padova. La campionessa Novella Calligaris: «Sullo stretto di Messina a nuoto, dopo 50 anni dal mio record»

Sabato 9 Settembre 2023 di Alberto Zuccato
Novella Calligaris

PADOVA - Sono trascorsi cinquant'anni da quel 9 settembre del 1973 quando la nuotatrice padovana Novella Calligaris diventò a Belgrado campionessa del mondo negli 800 stile libero. È la prima edizione dei mondiali di nuoto e, Novella, ancora una volta, è la prima italiana a salire sul podio. Nel 1972 a Monaco di Baviera, era stata la prima nuotatrice azzurra a mettersi al collo delle medaglie: d'argento sui 400 stile e di bronzo sui 400 misti e 800 stile. Anche a Belgrado, capitale dell'allora Jugoslavia unita, fa tris: è terza sui 400 misti e 400 stile. Medaglie che sono l'antipasto e il preludio a quella d'oro di quel magico 9 settembre che la vede primeggiare sugli 800 metri e migliorare anche il record del mondo con il tempo di 8'52"973. Tanto per cambiare è la prima italiana primatista del mondo nel nuoto.

Novella non ha neanche 19 anni, li compirà il 27 dicembre. Era domenica, si giocava il derby di Coppa Italia tra Roma e Lazio, all'Olimpico c'erano più di 80 mila spettatori. Quando sul tabellone luminoso appare la notizia della vittoria iridata della Calligaris, tutto il pubblico applaude, per qualche istante si ferma perfino la partita per consentire ai giocatori di unirsi all'ovazione.

Oggi, a distanza di mezzo secolo da quella storica impresa, Novella Calligaris torna a nuotare. Non nell'acqua familiare di una piscina, ma in mare per la traversata dello stretto di Messina, di 3,5 chilometri. «Non è una gara, nessuna ansia. Non ho paura della brutta figura. L'importante è arrivare, saremo una ventina», ha dichiarato la campionessa padovana. Vero: non è una gara, è qualcosa di diverso, è una celebrazione. Nella traversata da Torre Faro a Cannitello sarà accompagnata dall'olimpionico Daniele Masala (due medaglie d'oro nel pentathlon moderno ai Giochi di Los Angeles del 1984) e da Fabrizio Antonelli l'allenatore di Gregorio Paltrinieri. A farle compagnia ci saranno anche le figlie di Bubi Dennerlein, l'allenatore che la lanciò e la seguì. Di lui Novella ricorda: «Fu un filosofo e precursore in tante cose, personalizzava i lavori, niente palestra per non appesantirmi, non l'avrei sopportata. Mi faceva allenare con i ragazzi, ai campionati italiani mi iscrisse a sette gare: devi imparare a perdere, mi diceva. Le vinsi tutte». Novella nuotava per la Rari Nantes Patavium e di recente ha collaborato a un libro di ricordi scritto e coordinato da Paolo Galiano, "Nuotare per sempre. La storia di passione che ci ha insegnato a vincere".

Dunque la traversata dello Stretto siciliano è nel segno della continuità. Per sempre campionessa del mondo, come quel 9 settembre del 73 a Belgrado, per sempre medagliata olimpica, per sempre nella storia dello sport italiano. Meno di un anno dopo, nel 1974, Novella Calligaris annuncia che si ritira. In carriera oltre ai trionfi citati, ha vinto anche 71 titoli italiani e migliorato 21 primati europei. Nel 1982, otto anni dopo che aveva smesso, una rivista specializzata statunitense scrisse che i tre sportivi italiani più conosciuti erano Pietro Mennea, Dino Zoff e Novella Calligaris. Un mito. Che a 68 anni riesce ancora a fare notizia. 

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