Malattia senza scampo, addio a Giancarlo: il pioniere del basket

Domenica 18 Giugno 2023 di Giovanni Brunoro
Giancarlo Bertotti

MONSELICE - È morto venerdì, 16 giugno, a 66 anni, Giancarlo Bertotti, concessionario di infissi e padre fondatore del Monselice basket. Era malato da tempo. Lo sport e l'associazionismo piangono la perdita di un uomo stimato da tutti e lavoratore instancabile. Circa due anni fa aveva accusato i primi sintomi della malattia, che Giancarlo ha vissuto senza perdersi d'animo e rinunciare all'altruismo. Racconta commosso il figlio Diego: «Anche in quest'ultimo periodo ha continuato ad aiutare la mamma e tranquillizzarla. Chiedeva le foto dei nipotini e cercava di averli vicino per quanto possibile». Giancarlo Bertotti era conosciuto a Monselice e in zona per essere stato a lungo concessionario della Panto, colosso degli infissi e dei serramenti.

Era suo il grande punto vendita che la ditta aveva a Pernumia. Nel 2012, si era messo in proprio e aveva fondato la Soluzione Infissi con sede a Monselice: un polo commerciale che ad oggi ha almeno otto collaboratori e offre alla clientela prodotti di vari marchi, curandone l'installazione dal preventivo al montaggio. I tanti clienti conservano di lui il ricordo di un imprenditore serio e garbato.

LAVORO E SPORT
Oltre al lavoro, Giancarlo Bertotti è ricordato per essere stato uno dei pionieri del basket cittadino. Fin dagli anni 70, infatti, si era impegnato con anima e corpo per la squadra del Monselice basket, diventandone anche presidente, e aveva fondato nei primi anni Duemila la squadra di Pernumia. Per lui, la pallacanestro era un'esperienza totalizzante: «Seguiva i ragazzi in trasferta, stava con gli atleti e dava una mano durante i tornei segnando anche i punti racconta Diego . Una decina di anni fa ha smesso. Non tanto perché fosse stanco, ma perché il Monselice basket lo coinvolgeva a tal punto da essere difficile per lui gestirlo a livello emotivo».

IL CORDOGLIO
Lo ricorda così Paolo Masin, attuale presidente della società: «Sono arrivato quando Giancarlo non era più nel direttivo, ma lo conoscevo personalmente. Era una persona squisita, che ha dato tanto alla comunità. Se l'attuale Monselice Basket esiste è grazie al lavoro che anche lui ha fatto, mettendo tanta dedizione e amore. Ci ha lasciato un'importante eredità, sia per quanto riguarda il settore giovanile che la prima squadra. Cercheremo di portarla avanti con orgoglio senza disperdere il suo lascito». Lo ricorda anche l'amico Riccardo Ghidotti: «L'ho incontrato di recente e sentiva la nostalgia dei nostri viaggi insieme. Ho in mente il suo sorriso quando gli ho lasciato in ricordo il bastone del pellegrino dopo il cammino di Santiago. Sperava di riprendersi». Bertotti lascia la moglie Rossana, i figli Ilaria e Diego e i nipoti Samuele e Leone. I funerali si terranno domani 19 giugno alle 16 in duomo.

      

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