MONSELICE - La frattura sopra l'orecchio sinistro, la presunta causa della morte dello studente Edoardo Zattin di appena 18 anni, non è compatibile con l'uso del caschetto protettivo. Quella sera del 22 febbraio il ragazzo, mentre si allenava nella palestra di arti marziali Iron Dojo Team di Monselice, forse non aveva indossato il dispositivo di sicurezza.
Lo studente, neofita della disciplina della boxe, si era iscritto all'Iron Dojo Team di Monselice a settembre. Ma, da alcuni accertamenti, è emersa la sua mancata iscrizione alla Fpi (federazione pugilistica italiana). Edo sarebbe anche salito sul ring per un paio di combattimenti. In questi giorni a Este e a Monselice era girata la "voce" di un incidente stradale in moto del ragazzo, avvenuto un paio di giorni prima della tragedia in palestra. La "notizia" era stata diffusa sui social da una ragazza amica di Edo e poi riportata ai carabinieri. Ma nella realtà lo studente era caduto in sella alle due ruote lo scorso novembre, mentre era impegnato a percorrere una rotatoria. Non aveva subito alcun colpo alla testa, ma soltanto una leggera ferita ad un polso.
Gli inquirenti hanno sentito più volte chi quella sera del 22 febbraio era presente all'Iron Dojo Team. I loro racconti sarebbero confusi. Il papà di Edoardo, Enrico Zattin affiancato dalla legale Sara Baldon, aveva dichiarato: «È sconvolgente l'omertà che si è creata attorno al fatto. La nostra speranza è che si faccia chiarezza ed emerga la verità». La prossima settimana dovrebbero arrivare i primi esiti dell'autopsia e diradare il muro di nebbia che si è alzato attorno alla morte dello studente. La Procura attraverso il pubblico ministero Maria D'Arpa, titolare delle indagini, al momento ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti.
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