TEOLO - A Teolo è polemica sulle quantità di mascherine usate da ciclisti ed escursionisti a piedi e abbandonate sul ciglio di strade e sentieri. Ne è stato trovato ricoperto il percorso sterrato che circonda le mura dell'Abbazia di Praglia. Qualcuno, facendo infuriare i proprietari dei fondi, le ha lasciate in evidenza sui paracarri o appese ai paletti che delimitano gli accessi privati. «Tornando in paese - testimonia addirittura il capogruppo della civica Spazio comune Teolo, Daniele Formaggio - ne ho viste anche all'interno delle aiuole e dei fossati. Mentre è incresciosa la scena nella quale ci si imbatte in prossimità dei supermercati».
A fargli eco sono tanti altri residenti nei pressi dei sentieri dove avvengono le passeggiate. Che rischiano di diventare ricettacoli ancora più grandi di dispositivi usati all'indomani delle disposizioni che allargano il raggio delle libere uscite nel post emergenza Covid. Le famiglie della zona, ovviamente non ci stanno. E chiedono alle autorità di intervenire. «Evidentemente - osserva il sindaco Moreno Valdisolo - molte persone ritengono che le mascherine si possano gettare via come le cicche di sigarette. Anzichè essere trattate come rifiuti tossici, da smaltire con le procedure di legge per le specifiche tipologie del secco non riciclabile. L'appello al senso civico è scontato. A vigilare su comportamenti corretti, tuttavia, più che i tutori dell'ordine ed i volontari in giro per i sentieri, saranno i residenti nelle zone attigue al percorsi. Che non mancheranno, anche con maniere energiche nei confronti dei tanti distratti, di far rispettare l'igiene pubblica e la buona educazione».
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