Piove di Sacco. Addio Andrea, stroncato dalla malattia a 27 anni: mancava poco alla laurea in Scienze politiche

Soffriva di una rara forma di anemia e si era sottoposto a trapianto di midollo: l'intervento era riuscito ma sono sorte complicazioni

Mercoledì 23 Agosto 2023 di Nicola Benvenuti
Andrea Caramuscio

PIOVE DI SACCO (PADOVA) - Addio Andrea, giovane piovese sfortunato quanto determinato e competitivo, sconfitto solo dal male implacabile. Profonda commozione nel capoluogo della Saccisica, per la morte, a soli 27 anni, di Andrea Caramuscio. Un grande sportivo Andrea, che aveva militato anche nella Piovese, ma anche nelle giovanili del Padova, durante il periodo delle scuole frequentate in città. Appassionato di tecnologia aveva iniziato a lavorare dopo le superiori, trovando impiego nel settore della telefonia, nel centro commerciale Piazzagrande di Piove di Sacco, prima come addetto e poi come team manager (cioè coordinatore) di una nota compagnia telefonica.

Una vita serena la sua con la famiglia che abita appena fuori del centro, in direzione di Brugine: papà Fabrizio, militare di carriera nell’Aeronautica Militare, prima di stanza presso l’aeroporto Allegri di Padova, poi alla sua chiusura presso quello di Ferrara, la mamma Gisella, insegnante in una scuola primaria del capoluogo e il fratello Mattia, di due anni più giovane.

La malattia

Nel 2017 si sono manifestate le avvisaglie della malattia autoimmune da cui era affetto, una forma non frequente di anemia, che è stata curata dapprima all’ospedale di Treviso e poi in quello di Verona. Nel frattempo Andrea, a causa della malattia, ha dovuto abbandonare il lavoro e nelle lunghe cure alle quali si era dovuto sottoporre si era appassionato ai giochi elettronici, Fortnite e calcio, dove si distingueva vincendo tornei e competizioni. Proprio perché era un ragazzo combattivo, Andrea ha sempre affrontato la malattia con coraggio e quasi con normalità, il che gli ha consentito di coltivare anche una relazione d’amore con Asia, che gli è sempre stata vicina. Era iscritto a Scienze Politiche e gli mancava ormai poco alla laurea. Nel novembre scorso si era sottoposto a trapianto di midollo osseo. L’intervento effettuato all’ospedale Borgo Roma di Verona è riuscito tecnicamente, ma dopo qualche mese si sono manifestate delle complicazioni che hanno comportato un nuovo ricovero ed una lunga degenza nell’ospedale scaligero, dove Andrea si è spento nella giornata di sabato 19 agosto.

Donare il midollo

«Andrea è sempre stato un giovane determinato - ricorda il fratello Mattia -. Come obiettivo di vita dopo il trapianto di midollo, si era prefissato quello di sensibilizzare le persone alla donazione. È un semplice prelievo del sangue, plasma e piastrine. Molti pensano sia un intervento invasivo. La donazione è importante e ognuno di noi può dare il suo contributo. La generosità ripaga sempre ed è per questo che invitiamo chi ha conosciuto e voluto bene ad Andrea a prendere contatti con l’Admo, l’associazione nazionale che ha sede pure a Padova, per la donazione di midollo. Questo avrebbe desiderato mio fratello ed è il miglior modo per ricordarlo». Le esequie sono domani alle 16 nel Duomo di Piove di Sacco. 

Ultimo aggiornamento: 07:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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