PADOVA - Gli ha conficcato il coltello al collo al culmine di una furibonda lite. Poi deve essersi reso conto di averla combinata grossa e si è fermato.
Si sono ritrovati tra connazionali in un casolare fatiscente di via Trevisan a Peraga di Vigonza.
L'ATTACCO
Il padrone di casa, un albanese di 56 anni ha preso un coltello in cucina e ha minacciato uno dei suoi ospiti, un connazionale 54enne che era con la compagna. Tra i presenti è calato il gelo. Quello che fino a pochi minuti prima era un banchetto tra amici, ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Il padrone di casa ha inferto una coltellata al collo dell'ospite.
Fortuna ha voluto che il fendente lo colpisse di striscio senza provocare danni irreparabili. Il ferito, intuendo la gravità della situazione, è scappato in strada con il volto ridotto ad una maschera di sangue. Le sue urla hanno attirato l'attenzione del vicinato.
È stato chiesto l'intervento dei soccorritori. In pochi minuti in via Trevisan sono giunte più pattuglie dei carabinieri e il personale medico del Suem 118.
LE CURE
Il paziente è stato stabilizzato e subito dopo accompagnato in ospedale a Padova. Il personale medico, dopo tutti gli accertamenti clinici del caso l'ha giudicato guaribile in 15 giorni. Sotto choc e in evidente alterazione psicofisica il rivale 56enne, non ha tuttavia necessitato delle cure del pronto soccorso.
La compagna del ferito, sconvolta per la scena di inaudita violenza a cui poco prima aveva assistito e complice l'assunzione di bevande alcoliche in dosi spropositate, subito dopo che i soccorritori hanno portato in ospedale il fidanzato, è stramazzata al suolo priva di sensi.
Anche per lei è servito l'intervento del Suem 118. È stata ricoverata alle soglie del coma etilico. L'aggressore, una volta smaltita la sbornia avrebbe minimizzato quanto accaduto, riferendo che la litigata era scoppiata per futili motivi, molto probabilmente legati a vecchie gelosie.
LE CONSEGUENZE
Parziali giustificazioni che non gli sono bastate ad evitare una denuncia per lesioni personali aggravate. Il coltellaccio da cucina, ancora sporco di sangue utilizzato per infierire sul connazionale, è stato sequestrato.
I vicini di casa avrebbero riferito agli inquirenti che in quel casolare anche in passato si erano verificate liti di una certa gravità.
La zona è degradata e gli interventi delle forze dell'ordine sono sempre più frequenti.