Preso Spiderman, il ladro acrobata incubo degli alberghi termali

Lunedì 28 Febbraio 2022 di Eugenio Garzotto
L'isola pedonale di Abano
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ABANO TERME - Si introduceva nelle camere degli hotel scelti come bersaglio delle sue incursioni arrampicandosi lungo i muri esterni. Una volta messo piede sulla terrazza, forzava la serratura delle finestra della camera e portava a termine in una manciata di minuti la razzìa, approfittando dell’assenza dei clienti che a quell’ora generalmente si trovavano a cena. Dopo avere arraffato quanto trovava sottomano – dalle tessere bancomat ai portafogli, dai gioielli agli orologi – si dava alla fuga calandosi lungo la grondaia.
La carriera del ladro acrobata, che i carabinieri di Abano avevano soprannominato “Spiderman” per la particolare tecnica di intrusione, è però terminata sabato quando un cittadino tunisino di 46 anni, risultato domiciliato a Padova e già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai militari della compagnia termale dell’Arma. L’uomo è stato ritenuto responsabile di aver commesso ben sei furti in tre alberghi di Abano Terme – il Premiére, il Gazzella Bianca e il President – in un periodo compreso fra il novembre del 2021 e il gennaio di quest’anno.

LE INDAGINI
A inchiodarlo, quanto rivenuto dagli uomini in divisa nella sua abitazione padovana al termine di una perquisizione: alcuni monili in oro, una tessera per prelievi di denaro e un orologio. Tutti oggetti di cui i proprietari avevano denunciato la scomparsa dopo essere rientrati nella propria stanza e averne constatato la sparizione. E che sono già stati loro restituiti dai carabinieri. Sebbene dotato atleticamente, il ladro-acrobata non si era però dimostrato sufficientemente attento alle misure di sicurezza di alcuni degli stabilimenti che aveva preso di mira. É stato infatti incastrato dalle telecamere di sorveglianza che ne hanno immortalato l’ingresso nelle stanze e la successiva fuga.
Non solo. Il 46enne nordafricano aveva ideato un singolare sistema per scegliere con accuratezza gli hotel in cui introdursi di soppiatto. Scendeva per qualche giorno in un albergo del bacino euganeo – ma mai in quello in cui avrebbe successivamente compiuto il furto – come un normale cliente. Questo gli dava modo di “tastare il terreno” con la massima tranquillità, senza suscitare sospetti, individuando di volta in volta lo stabilimento che faceva al caso suo, valutandone soprattutto la posizione e la presenza di eventuali sistemi di allarme. Non è stato però sufficientemente accorto nel dribblare l’occhio elettronico di alcuni dispositivi di controllo e, alla fine, per lui si sono aperte le porte della Casa circondariale di Padova.
 

Ultimo aggiornamento: 17:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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