Borso del Grappa. Morto d'infarto dopo il volo, chi era Gianluca Soncin: la passione per il parapendio, volontario per i pompieri e la Protezione civile

Lunedì 18 Dicembre 2023 di Maria Elena Pattaro
Gianluca Soncin

PADOVA - L'ultimo volo, poi l'infarto fatale. Non ce l'ha fatta Gianluca Soncin, 50 anni, presidente dell'aeroclub Volo Libero Montegrappa. Il pilota di parapendio è morto nella notte all'ospedale Ca' Foncello di Treviso, dove era stato ricoverato in condizioni disperate sabato pomeriggio. E dove gli amici di volo e la fidanzata Carla lo hanno vegliato tutta la notte. Soncin si era accasciato dopo l'atterraggio al Relais Garden di Borso del Grappa, mentre ripiegava la vela. I soccorsi immediati degli amici, la rianimazione dei sanitari e l'intervento chirurgico non sono bastati a salvarlo. Ora il mondo del volo libero è in lutto: «Oggi il nostro club ha perso un pezzo di cuore. Il nostro presidente e amico Gianluca Soncin è venuto improvvisamente a mancare - si legge sulla pagina Facebook dell'associazione -. Siamo ancora increduli e addolorati per l'accaduto. Ciao caro Giangio, grazie per la tua disponibilità, generosità, e dedizione, ci mancherai infinitamente. Vola in alto». Due comunità piangono la sua morte improvvisa: quella di Ponte San Nicolò, nel Padovano, dove ha abitato fino a 14 anni fa e dove vivono ancora i genitori; e quella di Borso del Grappa, dove si era trasferito da una decina d'anni, spendendosi senza riserve per organizzare attività e iniziative.

Tanto da rendere il parapendio un'attrazione turistica per il "grande pubblico".

IL RITRATTO

Gianluca aveva scelto di trasferirsi a Borso per essere più vicino al monte Grappa da cui amava lanciarsi per assaporare l'ebbrezza del volo. Laureato in Scienze forestali, lavorava in un'azienda vicentina di manutenzione arborea. La natura, lo sport e il servizio agli altri: sono i tre pilastri su cui il 50enne ha costruito la propria vita. Era stato infatti anche volontario della protezione civile di Ponte San Nicolò e vigile del fuoco volontario. Il tempo libero lo dedicava alla sua grande passione, coltivata fin da ragazzo. Fino a diventare pilota in tandem e presidente. Era al suo secondo mandato . «Era davvero fantastico - lo ricorda l'amico e istruttore di volo Fabio Loro -. Ha fatto centinaia di voli come quello di sabato. Aveva un fisico allenato e si sottoponeva come da prassi alle visite mediche, dalle quali non è mai emerso nulla di anomalo. Soffriva d'asma ma era abituato a salire a piedi dal Relais Garden fino ai "Tappeti", la località di decollo con l'attrezzatura in spalla». Anche sabato ha fatto così. Prima di lanciarsi aveva confidato a un'amica di sentirsi un po' affaticato per la salita, ma non al punto da rinunciare al volo.

IL CORDOGLIO

«Siamo davvero sconvolti - dice l'amico Fabio, con un nodo alla gola -. Abbiamo annullato la cena di Natale prevista per venerdì, in segno di lutto: era stato lui a organizzarla. Porteremo aventi invece le altre iniziative su cui stava già lavorando e per le quali si era fatto in quattro: dal volo per l'Epifania mascherati da befane al Trofeo Montegrappa 2024. Lui avrebbe voluto così».
«Gianluca era un promotore instancabile di iniziative sportive - lo ricorda il sindaco Flavio Dall'Agnol - oltre che una persona empatica, con il sorriso contagioso. A volare con lui ci si sentiva in mani sicure. Io stesso ho fatto il mio battesimo di volo e altre tre o quattro lanci con lui. Ha dato tanto alla nostra comunità: per noi è una grave perdita». Anche il presidente Luca Zaia ha espresso il proprio cordoglio: «Era un professionista competente che ha saputo rendere il parapendio un'attrazione turistica. E così facendo ha reso l'area di Borso attrattiva per tutti gli appassionati di questa disciplina. Mi piace pensare che ora è volato via e che veleggia libero in cielo». 

Ultimo aggiornamento: 09:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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