Aereo si schianta in parcheggio e s'incendia. Pilota carbonizzato.
Chi è Egidio Gavazzi, editore di Airone. Il sindaco Giordani: poteva essere un disastro Vd

Sabato 19 Giugno 2021
Incidente aereo all'aeroporto Allegri: morto l'editore Egidio Gavazzi
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PADOVA - Incidente aereo oggi, sabato 19 giugno 2021, all'aeroporto Allegri di Padova: un aereo monomotore si è schiantato contro un pino. Appena atterrato il velivolo ha preso fuoco: morto carbonizzato il pilota, unica presenza a bordo. ll pilota è Egidio Gavazzi, 83 anni, milanese, editore e fondatore di riviste tra cui Airone e Aqua.

Aereo caduto oggi: cosa è successo

L'aereo - un Beechcraft Bonanza 35 - decollato da Bresso, è precipitato all'esterno dell'aeroporto civile "Gino Allegri" di Padova, il velivolo è finito su un parcheggio a lato della strada che corre parallela allo scalo.

Fortunatamente nessuna auto è rimasta coinvolta. Quello di Padova è un piccolo scalo sul quale non operano compagnie di trasporto passeggeri. I vigili del fuoco arrivati con due autopompe, due autobotti e 12 operatori coadiuvati dal funzionario di turno e dal comandante Cristiano Cusin, hanno spento l’incendio dell’aereo la cui colonna di fumo era visibile fin da lontano.

Chi è Egido Gavazzi

Egidio Gavazzi, 83 anni, è morto sul posto, carbonizzato fra le lamiere del piccolo aereo che si è incendiato. Viaggiava da solo. Classe 1937, nato a Erba, in provincia di Como, ma residente a Milano, discendente di una articolata e nobile famiglia lombarda, Gavazzi fu fondatore delle riviste Airone e Aqua, nonché della Società Italiana Caccia Fotografica, scrittore amante di libri, natura e soprattutto innamorato degli aerei.

Ornitologo, geologo, biologo, zoologo, giornalista, editore, ittiologo, fotografo ma soprattutto pilota. Personalità poliedrica, cresciuta a pane e aerei, quella di Gavazzi. Il volo era la prima passione della sua vita. Gavazzi era figlio di un ufficiale della Regia Aeronautica: maggiore di cinque fratelli, tutti piloti, di cui uno solo militare, si era conquistato il brevetto di volo a vela nel 1954, a soli diciassette anni. Avrebbe voluto entrare in Aeronautica, ma un incidente ad un occhio gli aveva precluso l'arruolamento. Aveva compiuto il percorso da privato, in una costante sfida col padre e il destino: brevetto di aeroplano nel 1958, di elicottero nel 1959. Negli anni si era divertito a portare un Caproncino, biplano aperto a due posti, e ancora un Sukhoi 27, caccia sovietico da 2,3 Mach. Ma non si è mai accontentato. Dopo quasi quarant'anni di voli, negli Stati Uniti, nel 1995, ha conseguito il brevetto di pilota commerciale: aveva 58 anni, un'età in cui i piloti vengono messi in pensione.
Per anni proprietario di un piccolo aereo da turismo, dalla fine dell'Unione Sovietica Gavazzi era entrato in possesso di uno Yak 52, un vecchio aereo militare da addestramento che gli appassionati come lui consideravano il meglio per la semplice e solida meccanica, la strumentazione elementare, la complessità delle prestazioni. Apparteneva ad un club di proprietari di Yak con sede a Londra, dove lui viveva abitualmente, una sorta di elite del volo: «Per pilotare un aereo basta il brevetto di pilota, per pilotare uno Yak bisogna essere piloti» raccontava agli amici.

Quella virata disperata

Una virata disperata, per evitare un'abitazione: questo l'ultimo gesto del pilota. L'uomo stava atterrando dopo aver sorvolato i Colli Euganei, ma qualcosa è andato storto: deve aver sbagliato l'atterraggio, andando "lungo" rispetto alla pista e centrando un pino di via Sorio. L'uomo, per non schiantarsi contro una casa, un'abitazione che sorge proprio davanti all'entrata dell'aeroporto civile, ha virato a destra, dirigendosi verso un'area vuota, dove un tempo sorgeva un distributore di benzina

Aperta un'inchiesta

L'Ansv (Agenzia nazionale per la sicurezza del volo) ha aperto un'inchiesta di sicurezza e disposto l'invio sul posto di un proprio investigatore.

Il sindaco: poteva essere un disastro

«L'incidente di oggi è un fatto grave che non va sottovalutato - ha detto il sindaco di Padova, Sergio Giordani - . Esprimo cordoglio e vicinanza ai cari della persona che purtroppo è mancata e vicinanza anche ai residenti del quartiere che hanno vissuto momenti i grande paura e apprensione. Già così è una tragedia ma poteva essere un vero disastro se fossero state coinvolte abitazioni o se il velivolo fosse piombato nella strada che è molto trafficata». Il sindaco ha aggiunto: «Ora serve attendere con fiducia gli esiti dell'inchiesta della magistratura e le indagini svolte dall'Ansv. Va ricordato che l'Aeroporto Allegri è un aeroporto sanitario di primo livello nonché la sede del Suem. Capisco ovviamente anche le preoccupazioni e seguirò con la massima attenzione l'evolversi dei fatti in un costante confronto con le autorità preposte e con le Istituzioni locali».

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Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 11:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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