Omicidio di San Martino di Lupari, Giorgio sta meglio ed è pronto a parlare. Presto racconterà la verità

Intanto i funerali della moglie, Maria Angela Sarto, si terrano domani alle 15 nella chiesa parrocchiale di San Martino di Lupari

Martedì 3 Gennaio 2023 di Marco Aldighieri
Il pm Brusegan parlerà con Giorgio Miatello appena possibile

PADOVA - Proseguono le indagini sul massacro della villa di San Martino di Lupari. Gli inquirenti stanno ora concentrando le proprie forze su una eventuale testimonianza da parte di Giorgio Miatello di 89 anni.

Il racconto dell'anziano risparmiato dalla furia omicida della figlia Diletta, al momento la sola indagata, potrebbe essere fondamentale per chiudere l'inchiesta.

Appena starà meglio Giorgio racconterà cosa è accaduto

Nella mattinata del 31 dicembre il pubblico ministero Marco Brusegan, titolare del fascicolo, e il medico legale Rafi El Mazloum, si sono recati nella Clinica Medica 5 dell'Azienda ospedaliera dove è attualmente ricoverato il pensionato. All'inizio si temeva per la sua vita tanto da trovarsi in terapia intensiva in prognosi riservata. Poi nella giornata di venerdì è arrivata la svolta positiva. Giorgio ha ripreso a respirare autonomamente e adesso non è più sedato. Il medico legale ha scattato alcune fotografie alle ferite subite dall'anziano, mentre stava dormendo al piano terra della sua abitazione la notte tra Santo Stefano e il 27 dicembre. Giorgio è stato colpito con estrema violenza al capo, dove ha rimediato diverse fratture sulla teca cranica con lieve emorragia. Inoltre ha riportato un vistoso ematoma al volto con una importante tumefazione del naso. Nei prossimi giorni gli inquirenti torneranno a trovarlo e appena le sue condizioni glielo permetteranno, potrà raccontare la sua versione dei fatti. Dunque la sua testimonianza sarà essenziale. La figlia Chiara, dopo avere trovato riversi a terra in un lago di sangue la mamma morta e il papà in gravissime condizioni, ha chiamato il 112. All'operatore della centrale operativa dei carabinieri ha detto «Ho trovato i miei genitori riversi per terra in una pozza di sangue, credo che mia sorella li abbia uccisi». Anche Giorgio farà agli inquirenti il nome di Diletta? La Procura non ha alcun dubbio.

Le indagini

L'ex vigilessa di 51 anni, difesa dall'avvocata Elisabetta Costa, si trova rinchiusa nel carcere di Montorio Veronese accusata di omicidio e tentato omicidio volontari aggravati dal legame di parentela. Davanti al Gip Maria Luisa Materia per l'interrogatorio di garanzia, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Scena muta ha fatto anche nella caserma dei carabinieri di Cittadella, il pomeriggio del 27 dicembre davanti al sostituto procuratore. Intanto, nella giornata di ieri, è stato affidato l'incarico al consulente per la pubblica accusa, il tecnico informatico Luigi Nicotera, di passare al setaccio il telefono cellulare di Diletta. La Scientifica, sempre ieri, ha anche analizzato con il luminol, composto chimico per rilevare tracce ematiche, la Fiat Panda rossa utilizzata dalla 51enne per scappare. La Procura sta poi attendendo l'esito degli esami sui campioni di sangue e di urine prelevati a Diletta prima del suo trasferimento in carcere. È necessario appurare se quando ha ucciso la madre e tentato di uccidere il padre, sempre secondo l'accusa, fosse o meno sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Sulla colpevolezza dell'ex agente della municipale di Asolo, crede anche la colf dei coniugi Miatello. «Se mi avesse fatto entrare nella villetta avrebbe ucciso anche me» ha dichiarato. E ancora: «Il signor Giorgio aveva difficoltà a camminare a causa di un infortunio in casa e non è riuscito a prelevare denaro contante. Lo avrebbe dovuto portare l'altra figlia, Chiara. Quando Diletta ha capito che i genitori non potevano darle i soldi ha perso la testa». La 51enne è in cura al Csm di Cittadella (centro di salute mentale) e la Procura ha già chiesto di poter acquisire le cartelle cliniche dell'indagata. Presenterebbe un disturbo psicologico della personalità. 

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Ultimo aggiornamento: 11:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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