San Martino di Lupari. Genitori massacrati, Maria Angela morta dissanguata. Il marito Giorgio migliora. L'avvocato di Diletta: «Lei è irriconoscibile»

L'arresto è stato convalidato e Diletta Miatello resta in carcere perché esiste il pericolo di fuga

Sabato 31 Dicembre 2022 di Marco Aldighieri, Michelangelo Cecchetto
Maria Angela Sarto è morta dissanguata. Forse poteva essere salvata

PADOVA - Rimane ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'azienda ospedaliera di Padova Giorgio Miatello, 89 anni, ma le sue condizioni sono in corso di miglioramento. Già da ieri a mezzogiorno era in grado di respirare autonomamente. Sempre assistito con elevata professionalità dal personale sanitario, se il decorso continuerà ad essere positivo, nei prossimi giorni potrebbe essere deciso di spostarlo in reparto. Senza dubbio le cure necessarie per il pieno ristabilimento richiederanno molto tempo, ma l'importante è che stia terminando la fase della criticità. La sua testimonianza è essenziale per le indagini sul massacro della villa di San Martino di Lupari dove ha perso la vita la moglie Maria Angela Sarto di 84 anni, secondo l'accusa per mano della figlia Diletta di 51 anni.

Arresto convalidato

E proprio l'ex vigilessa di Asolo, ieri mattina, è comparsa davanti al Gip Maria Luisa Materia per l'interrogatorio di garanzia. Piuttosto magra, i capelli neri e lunghi raccolti con una coda, indossava un giubbotto husky beige, un paio di pantaloni e scarpe nere. Difesa dall'avvocato Elisabetta Costa si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Il giudice, con un'ordinanza di 8 pagine, ha convalidato l'arresto e Diletta resta in carcere perchè esiste il pericolo di fuga.

La legale: «È in uno stato mentale drammatico a me del tutto sconosciuto rispetto alla persona che era tempo fa. Una situazione umanamente difficile, perché è quasi impossibile stabilire un rapporto con la mia assistita».

Maria Angela morta dissanguata: forse poteva salvarsi

L'anziana Maria Angela Sarto sarebbe morta dissanguata. Agonizzante sul pavimento della camera da letto, al primo piano della villetta, forse la pensionata di 84 anni poteva essere salvata. L'autopsia, eseguita dal medico legale Rafi El Mazloum, ha evidenziato anche una importante frattura della mascella all'altezza dello zigomo sinistro. Diletta, indossando dei guanti in lattice, avrebbe prima spaccato un vaso sulla testa della madre mentre dormiva e poi la avrebbe accoltellata utilizzando i taglienti cocci di ceramica. Secondo gli inquirenti l'ex agente della municipale ha anche cercato di sbarazzarsi del cadavere della mamma, perchè è stato trovato avvolto in coperte e piumini. La 51enne è una appassionata di serie televisive poliziesche e forse l'avere utilizzato i guanti e l'avere avvolto il corpo per trasportarlo lo ha visto in televisione.

Sangue ovunque

A dare l'allarme, martedì scorso, è stata Chiara la sorella Diletta quando dopo le 13 ha chiamato la centrale operativa dei carabinieri. All'operatore ha detto: «Ho trovato i miei genitori riversi per terra in una pozza di sangue, credo che mia sorella li abbia assassinati». E ancora: «Mia mamma è sicuramente morta e mio papà ancora vivo e serviva l'ambulanza». Chiara ha poi raccontato al militare, come la sorella fosse fuggita in auto e come alle 8 di quella mattina avesse mandato via la colf raccontandole che i genitori stavano dormendo «...Ma secondo me aveva già compiuto l'atto...». La donna ha anche aggiunto di avere trovato a terra la madre insieme al materasso e sangue ovunque. L'operatore ha poi detto che presto sarebbe arrivata l'ambulanza e anche i suoi colleghi. 

Pronti per le esequie

Lo riconoscono in tanti. «Sono molto felice della notizia del miglioramento delle condizioni cliniche rispetto a quanto era stato diagnosticato nelle prime ore - commenta il sindaco Nivo Fior - Riesce ad alleviare un po' il sentimento di profondo sconforto ed il dolore che pervade tutti noi. Non è diminuita la tensione per un avvenimento inaspettato. Seguiamo la situazione, ma non ci siamo ancora espressi anche come Amministrazione, nella considerazione che in questa fase è necessario il silenzio. Silenzio - continua il primo cittadino - che è prima di tutto rispetto verso la famiglia ed il suo dolore privato e riservato, e poi perchè non conoscendo con certezza come si è svolta la vicenda, ogni commento sarebbe superfluo allo stare dei fatti». In mattinata potrebbe giungere il nulla osta per le esequie. Con questo atto - come aveva detto il parroco don Livio Buso - in accordo con la famiglia, si potranno fissare le esequie. Ovviamente saranno nei primi giorni del nuovo anno. I sacerdoti di San Martino di Lupari stanno affrontando anche un momento particolare, che vede numerosi lutti per cause naturali. Stanno seguendo varie famiglie in questa delicata fase e subito il parroco aveva cercato la signora Chiara mettendosi a disposizione per quanto a lui possibile. Una comunità rimasta basita, che certamente sa e vuole reagire, conscia che prevale il bene sul male anche se quest'ultimo fa più fragore. A San Martino di Lupari non sono previsti festeggiamenti pubblici o altri eventi per il nuovo anno, ci fossero stati, senza dubbio sarebbero stati annullati. 

Video

Ultimo aggiornamento: 1 Gennaio, 09:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci