Droga vera piaga in città, il questore: «Andrò nelle scuole e nei quartieri»

Lunedì 13 Luglio 2020 di Marina Lucchin
IL QUESTORE Isabella Fusiello
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PADOVA - È la droga la vera piaga della città. O meglio: chi la vende. Ma anche chi la consuma. Per i pusher c’è l’arresto, ma è difficile restino in cella più di qualche notte: hanno poca “roba” in tasca quando vengono scoperti dalle forze dell’ordine, e questo non basta ad aprire loro le porte del carcere. L’unico vero modo per far sparire lo spaccio, dunque, è quello di educare i ragazzi a non acquistare e a non consumare stupefacenti. Niente “clienti”, niente spacciatori. Parola del questore Isabella Fusiello, che, a tal proposito, sta già organizzando un progetto innovativo nelle scuole a partire dalla loro riapertura: «I ragazzi hanno bisogno di esempi, non di parole. E su questo concetto si baserà il progetto che ho in mente». E intanto continuano gli incontri con i residenti che lamentano un problema di sicurezza nei vari quartieri. Dopo il primo, avvenuto martedì scorso al parco “Usignolo”, stasera Fusiello sarà all’Arcella alle 21.

LA COMUNICAZIONE
«Sono fatta così, parlare con i cittadini, direttamente, è il mio modo di fare. Mi comportavo nella stessa maniera anche negli altri luoghi dove ho prestato servizio - precisa il questore - C’è una tale confusione a volte che il cittadino non sa a che santo votarsi. Però i momenti migliori arrivano proprio quando i cittadini ti ringraziano per il tuo operato, come successo in via Dalmazia». Proprio qui, nell’Ansa Borgomagno, i residenti di questo rione dell’Arcella avevano iniziato a protestare: «Non ci sentiamo liberi di fare due passi fuori dalle nostre abitazioni per via di tutti questi spacciatori, per cui di sera ci viene imposto una sorta di coprifuoco, e le ragazze e le donne si trovano particolarmente a disagio nell’uscire di casa» avevano raccontato al Gazzettino qualche giorno fa.
«Appena ho letto l’articolo - evidenzia Fusiello - ho mandato il Reparto mobile. E i residenti hanno applaudito gli agenti. Continueremo a eseguire servizi di questo genere, la sicurezza e il senso di sicurezza dei cittadini sono il nostro obiettivo. È stato bellissimo veder riconosciuto il nostro impegno in via Dalmazia».
L’IMPEGNO
E proprio stasera il questore sarà all’Arcella per incontrare i residenti del quartiere più multietnico e popoloso della città. «A me non spaventa il confronto coi cittadini. Noi stiamo facendo già tutto quel che possiamo in base alle nostre forze e alle leggi che abbiamo a disposizione».
Nell’ultima settimana sono avvenuti pero alcuni episodi di violenza in centro. Il più eclatante è stata l’aggressione a una donna in piazza dei Frutti, “rea” di aver fatto l’elemosina a uno straniero. «Non è che possiamo star dietro a tutte le intemperanze dei cittadini - evidenzia il questore - la cosa importante però è che il violento sia stato identificato». Era un bellunese 37enne, con precedenti per droga
E poi c’è stata l’aggressione a Palestro, con una residente che dopo aver cercato di cacciare un pusher, volto noto della zona, è stata aggredita dall’amica del malvivente. Risultato? Un dito rotto. «La legge non consente di mandare queste persone in galera, perchè è “piccolo spaccio”. Quindi o cambia la legge oppure li rincorriamo da un quartiere all’altro - spiega Fusiello - Il problema è che oltre ad adulti, tra i clienti ci sono molti ragazzini che evidentemente non sono stati educati, non conoscono i pericoli cui vanno incontro drogandosi. D’altro canto ormai i genitori sono presi dal lavoro, la scuola è quello che è, e non ci sono più centri di aggregazione. L’unico loro modo di aggregarsi è la “movida”. Ma appena le scuole inizieranno, ho in mente un progetto. I ragazzi hanno bisogno di esempi e non di parole. Speriamo di poter fare qualcosa».


 
Ultimo aggiornamento: 09:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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