PADOVA - Una grande azienda e un'esplosione di colori: 6500 teli di canvas e seta dipinti a mano, materia prima di una collezione in cui ogni accessorio è unico. Giocando con le sfumature in libertà, attraverso la loro spontaneità, quaranta ragazzi con sindrome di down hanno applicato vernici atossiche utilizzando pennelli e rulli a stampa.
Dopo la tintura, si è proceduto ad asciugatura, vaporizzazione e lavaggio, per rendere morbidi i teli ed eliminare l'eccesso di colore, arrivando a manufatti di elevata resistenza all'uso, alla luce e alla temperatura, superiori ai tradizionali tessuti tinti in immersione.
Insomma il sogno dell'integrazione divenuto realtà: lo si può toccare con mano (e acquistare) attraverso il canale e-commerce e il network di 250 negozi Geox in Italia. Scarpe, sciarpe e borsette: è la nuova linea accessori «Geox for Valemour», dove l'azienda Geox sposa appunto il marchio sociale Valemour realizzando esempi di «ethical fashion».
Tredici i padovani coinvolti nel progetto e afferenti all'associazione Down Dadi, una collezione lanciata ieri sera a Padova con Anna Licia Balzan Moretti Polegato, come madrina. «Sin dal primo momento ci è piaciuta l'idea di coinvolgere ragazzi meravigliosi in una collaborazione - ha detto Polegato - che consentisse loro di esprimere la creatività e il talento di cui sono dotati. Un'iniziativa che non si traduce in un progetto fine a se stesso ma che ci permettesse di trasformare le loro creazioni in prodotti». Questa idea unisce «il valore delle persone con il glamour della moda», per dirla con Marco Ottocento, responsabile di Valemour.
I proventi delle vendite di una aggiuntiva edizione limitata di shopper saranno devoluti a sostegno dell'inserimento lavorativo delle persone con sindrome di down.