CAMPOSAMPIERO (PADOVA) - Era stata dimessa dall'ospedale con una diagnosi di un trauma alla spalla e di dolori all'emitorace sinistro guaribili in sette giorni ma le sue condizioni erano decisamente più gravi. La donna, a causa dei continui e insopportabili dolori, si è ripresentata dopo tre giorni al pronto soccorso e qui le hanno riscontrato la frattura di tre costole, la lussazione della acromion-claveare, un versamento pleurico già in atto dai giorni precedenti e la frattura della spalla da operare urgentemente.
La disavventura è capitata ad una signora di Trebaseleghe, C.A. le sue iniziali, che per farsi tutelare si è rivolta all'Agenzia infortunistica Velo. I fatti risalgono a qualche giorno fa quando, mentre si stava allenando in bicicletta, la donna è stata urtata con lo specchietto da un'auto in fase di sorpasso ed è caduta a terra. Subito soccorsa, è stata portata al pronto soccorso dell'ospedale di Camposampiero e dopo poche ore è stata dimessa con la diagnosi del trauma della spalla sinistra e lievi problemi al torace. A casa però, i dolori, anziché diminuire, diventavano sempre più insopportabili. C.A. si è dunque affida allo studio di infortunistica Velo e si è convinta, tre giorni dopo, a tornare al pronto soccorso del Pietro Cosma. Ed è in questo frangente che la Trebaselicense ha scoperto che le sue condizioni fisiche erano tutt'altro che "lievi". I medici di turno a Camposampiero, guardando le carte precedenti hanno notato che il dottore di tre giorni prima non si era accorto dei raggi che riportavano la frattura di tre costole e la lussazione acromion claveare. Dal momento della "scoperta" sono partiti nuovi accertamenti che hanno costretto la signora a rimanere una notte ricoverata in pronto soccorso, dove, seconda amara sorpresa, le hanno trovato un versamento pleurico già in atto dal giorno dell'incidente stradale.
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