Avruscio, rappresentante dei primari, lancia l'allarme: «I contagi rischiano di ingessare i reparti»

Mercoledì 6 Luglio 2022 di Elisa Fais
Giampiero Avruscio

PADOVA - È stata superata la soglia dei 15 mila contagi Covid dichiarati in provincia di Padova. A tanto ammonta il numero di padovani costretti a casa in isolamento per colpa del virus in questa calda estate. La corsa della pandemia non si ferma e si registrano sempre più positività tra i ricoverati negli ospedali. Sale la preoccupazione tra i camici bianchi, come spiega Giampiero Avruscio, presidente Anpo e responsabile Cimo-Fesmed dell'ospedale-università' di Padova.

La preoccupazione dei camici bianchi

«I contagi continuano a crescere e la speranza è di non ritrovarci con ospedali pieni di pazienti Covid - sottolinea il dottor Avruscio - non possiamo permettercelo. Il Pronto soccorso è cronicamente intasato, abbiamo moltissime prestazioni da recuperare e le liste d'attesa di conseguenza sono lunghe.

Il personale sanitario in tutti gli ospedali è stremato e insufficiente, ulteriormente ridotto dalle più che meritate ferie e dai contagi che anche tra gli operatori sanitari sono in aumento». Inoltre, il rappresentate della sigla sindacale dei medici, aggiunge: «Ricordo che a Padova il personale sanitario è il peggio valorizzato del Veneto e quindi d'Italia, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista della qualità della vita, avendo a che fare con i casi più complessi».

L'ondata di contagi

L'ultimo bollettino di Azienda Zero evidenzia un nuovo boom di infezioni: tra lunedì e martedì si segnalano 2.638 nuovi casi e quattro vittime del virus. «Il virus purtroppo non è sparito ed emerge sempre più pressante la stanchezza anche da parte dei cittadini e il desiderio di tutti di mettersi alle spalle l'emergenza, ma dobbiamo continuare a rispettare le misure di prevenzione - ricorda il dottor Avruscio - mascherine al chiuso, distanziamento e igiene delle mani. I numeri di per sé al momento non sono allarmanti, ma è il trend di crescita che preoccupa perché rischia di ingessare ancora di più l'organizzazione ospedaliera per quanto efficiente possa essere in Veneto e di rinviare ulteriormente l'assistenza ai pazienti non Covid». Infatti sul tavolo della direzione dell'Azienda ospedaliera c'è un piano di riorganizzazione dell'assetto di via Giustiniani, per far fronte all'aumento dei contagi nei reparti. Si tratta di pazienti spesso asintomatici per Covid, ma pur sempre positivi e in isolamento. «Troppe persone ancora sottovalutano il pericolo di contagio - conclude Avruscio - non solo per la propria salute ma soprattutto per chi rischia maggiormente una malattia grave e quindi il ricovero. I contatti dei positivi devono continuare a sottoporsi al tampone e rispettare l'isolamento in caso di positività, anche se asintomatici. Come affermiamo anche a livello nazionale, cerchiamo di vivere l'estate in sicurezza e senza egoismi: in Italia ci sono milioni di malati che in questi anni sono stati abbandonati e che adesso hanno il diritto di essere seguiti dai medici. Pensiamoci». Nel padovano attualmente sono ricoverati 132 pazienti Covid, se ne contano otto in più nelle ultime 24 ore.

Ultimo aggiornamento: 7 Luglio, 09:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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