L'allarme del presidente dell'Ordine dei Medici, Crisarà: «Positivi al test fai da te, ma non lo comunicano»

Venerdì 24 Giugno 2022 di Roberta Merlin
Domenico Crisarà, presidente dell'Ordine dei Medici

PADOVA - «In vista delle vacanze estive più di qualche persona scopre di avere il Covid dopo essersi sottoposta ad un tampone 'fai da te' ma non lo comunica al medico di base per evitare l'isolamento in vista di viaggi e vacanze». A lanciare l'allarme il presidente dell'Ordine dei medici Domenico Crisarà, in via Prosdocimo ieri 23 giugno per fare il punto sul preoccupante andamento della pandemia nel Padovano dopo lo stop alle ultime restrizioni. «In questo modo, il contagio corre veloce senza controllo - ha detto - facendo crescere in modo davvero preoccupante il numero dei positivi in tutta la provincia». Il virus torna a fare paura in città. In questi giorni Padova conta uno dei tassi più alti di positività a livello regionale: ieri i malati di Covid erano, infatti, ben 6.767, ossia il 51 % in più rispetto alla scorsa settimana e in crescita del 73% rispetto al giorno prima. «La curva dei contagi è in continua crescita ha spiegato il numero uno dei medici di famiglia -.

In città nelle ultime 24 ore, se ne sono registrati 1.107 in un solo giorno. Tutti contagiati prevalentemente con la nuova variante Omicron Ba5».

I furbetti del tampone

Ma i padovani col Covid potrebbero, in questo momento, essere un numero notevolmente più alto. «Come Ordine dei medici ci chiediamo se sia utile al sistema continuare con i tamponi 'fai da te' - continua il presidente -. Affidare al senso civico dei cittadini il compito di autodenunciarsi è infatti abbastanza rischioso, in quanto, anche se la maggior parte della gente è ligia ai doveri, c'è comunque l'umana tentazione di non ufficializzare l'avvenuto contagio in vista, ad esempio, di una vacanza prenotata. Proprio come sta accedendo in queste ore». La nuova variante Omicron Ba5 sembra, infatti, essere particolarmente contagiosa, bastano pochi casi per innescare importanti focolai. Ecco che l'isolamento degli infetti potrebbe limitare, almeno in parte, la crescita esponenziale dei contagi. «Da quindici giorni, ossia dall'ultimo allentamento delle restrizioni - afferma Crisarà - stiamo girando come se l'infezione fosse sparita. Ma purtroppo non è affatto così; la processione di Sant'Antonio e la ripresa di viaggi e vacanze senza adeguate protezioni ha visto una rapida nuova crescita dei contagi. È vero che la situazione negli ospedali è ancora sotto controllo, ma se aumentano ancora i casi non tarderà a tornare anche l'emergenza su questo fronte». A peggiorare la situazione, secondo il portavoce dei medici di famiglia padovani, anche le informazioni divulgate, in questi giorni, da qualche virologo. «Affermare che la quarta dose potrebbe non agire su questa variante non è proficuo sul fronte delle vaccinazioni - fa notare il medico -. Certe informazioni, come l'arrivo in autunno di vaccini più efficaci, non convince l'anziano fragile a proteggersi, in quanto preferisce aspettare settembre, rischiando così di ammalarsi gravemente». Ecco che eventuali dubbi sul fronte dell'efficacia delle vaccinazioni dovrebbero, secondo il presidente dell'Ordine, rimanere confinate tra gli addetti ai lavori. «In caso di contagio, la raccomandazione è di informare il medico di famiglia, al costo di rinunciare anche alle vacanze».

Ultimo aggiornamento: 17:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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