Movida sul Naviglio? E' già polemica: «O in regola o si chiude subito»

Lunedì 18 Maggio 2020 di Paolo Braghetto
Feste gaudenti sui Navigli: per ora assembramenti che rimangono un ricordo del passato

PADOVA - Riaprono in sicurezza a Padova anche i Navigli e non mancano le polemiche. Dal 3 giugno fino al 30 ottobre, con una pausa estiva di almeno due settimane ad agosto, il coordinatore dei baristi Federico Contin ha dato l'annuncio sabato anche su Radio Naviglio, emittente nata durante il lockdown per sostituire la kermesse che anima l'estate padovana, e sono arrivati già i primi commenti pro e contro dal mondo politico.
«Se riaprirà lo farà solo perché le norme che sono in fase di pubblicazione lo consentiranno, in quanto attività assimilabili a quelle di somministrazione, ma vigileremo affinché le misure di sicurezza e contingentamento degli accessi siano sufficientemente stringenti per impedire che possa crearsi qualsiasi forma di assembramento non consentito - ha commentato l'assessore padovano al Commercio Antonio Bressa - è giusto far lavorare chi è in grado di far rispettare le regole, se invece non sarà così il Sindaco potrà intervenire ed anche chiudere».

C'è però chi è di diverso avviso sostenendo che la manifestazione lungo il Piovego non è una priorità della Fase 2.

«Abbiamo davvero bisogno di riaprire i Navigli nonostante le ovvie rassicurazioni degli organizzatori? È giusto dal 3 giugno come Comune agevolare una fase di ripartenza frettolosa come quella fortemente incentivata dal nostro governatore Zaia che trasmette un messaggio da liberi tutti e che sta condizionando non poco la percezione di padovani e veneti che tutto sia passato? - si domanda il consigliere comunale Gianni Berno - Pongo a voce alta un interrogativo che viene prima degli aspetti formali e della giusta attenzione a tutte le categorie economiche. Le scene nei primi giorni sugli argini e in centro storico non sono del tutto incoraggianti. Oggi una certa fascia di ragazzi è quella che è meno sensibile al rischio del virus e che meno adotta protezioni. Il sito è molto decentrato e quindi facilmente fuori controllo rispetto al centro storico e forse la città in questo momento può coordinare iniziative diverse e di maggior qualità in centro e nei quartieri per vivacizzare l'estate padovana in sicurezza e con le opportune distanze. La riapertura ha destato molte reazioni negative dei cittadini che con molto rigore hanno rispettato le regole in questi non facili mesi ed io mi unisco al coro. Pensiamoci».

«In questo momento la politica dovrebbe aiutare il rilancio dell'economia locale e non lanciare messaggi negativi magari per prendere voti - replica prontamente l'organizzatore padovano -, abbiamo 130 persone che non lavorano da quasi tre mesi visto che dovevamo aprire ai primi di marzo e non hanno visto ancora un euro. Forniremo gratuitamente mascherine chirurgiche all'ingresso e predisporremo in molti punti le colonnine con gel igienizzante. Lavoreremo tutti rigorosamente con dispositivi di protezione, in ambienti bonificati al millimetro, applicando rigorosamente tutte le regole che il settore commercio del Comune ci presenterà a breve. Un'azienda specializzata sanificherà tutta l'area, distanzieremo i 400 tavoli almeno di un metro, avremo ogni sera 6 uomini che hanno frequentato i corsi anti Covid a garantire la sicurezza».

Anche gli accessi saranno differenziati. «L'entrata sarà dal Portello e l'uscita all'altezza della curva di via Bassi – continua lui – chi vuole rientrare dovrà fare il ponticello e girare a sinistra. Su un'area all'aperto di circa 20.000 metri quadri potremo ospitare in sicurezza 1500 avventori, probabilmente più padovani e meno studenti universitari, che consumeranno i loro drink tutte seduti. Le ordinazioni potranno essere effettuate al banco facendo la fila rigorosamente distanziata anche tramite adesivi a terra oppure al tavolo. Quest'anno tutti potranno anche ordinare comodamente seduti sia da bere che da mangiare panini, pizze o dolciumi; si pagherà alle casse esterne ai chioschi oppure al tavolo».

Ci sono altre novità. «Il tema di questa sedicesima edizione sarà The beach con il conseguente arredo dei 10 chioschi - conclude - per rimanere in atmosfera daremo gratuitamente delle stuoie alle persone che, distanziate, vorranno sdraiarsi anche sul prato sotto il nostro argine.

Non potendo organizzare grandi spettacoli che determinano assembramenti, punteremo su artisti di strada, mangiafuoco, giocolieri che si esibiranno anche in movimento lungo via Colombo. Stiamo anche pensando a una edizione tutta online del nostro evento principe, lo Spritz World Record». 

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