PADOVA - La decisione del Governo di destinare la somma di 200 milioni di euro alle province classificate "zona rossa" durante la Fase 1 dell'emergenza Covid-19, «sarebbe positiva se il provvedimento non destinasse l'intera cifra a cinque province lombarde dimenticando totalmente il Veneto, fin da subito inserito dallo stesso governo tra le zone rosse con le province di Padova, Venezia e Treviso». Lo puntualizza il sindaco di Padova, Sergio Giordani, sottolineando che i sindaci del territorio sono adesso al lavoro per un confronto rapido con l'esecutivo.
La provincia di Padova in particolare, con il Comune di Vo', ricorda Giordani, è stato il territorio, insieme a Codogno, dove per primo si è manifestato il virus in Italia.
«La incomprensibile assenza di aiuti per le zone rosse del Veneto - spiega - ha provocato la giusta reazione dei Sindaci dei territori interessati che stanno preparando un'interlocuzione ferma e decisa con il governo perché riveda questa decisione, senza naturalmente nulla togliere, alle cinque province lombarde».
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