Padova. Francesco Gasparello, il talento biancoscudato è stato convocato dalla Nazionale under 15

Non si ferma il cammino di crescita di Francesco Gasparello, centrocampista offensivo padovano classe 2009

Venerdì 20 Ottobre 2023 di Andrea Miola
Francesco Gasparello

PADOVA - Sette anni nelle giovanili del Padova, dimostrandosi uno dei prospetti più interessanti del calcio italiano, il passaggio la scorsa estate all’Atalanta, i primi gol con la nuova squadra e la convocazione in nazionale under 15. Non si ferma il cammino di crescita di Francesco Gasparello, centrocampista offensivo padovano classe 2009, recentemente approdato nella portacolori bergamasca dopo che tante squadre di serie A, oltre al Chelsea, avevano messo gli occhi su di lui.

Per la sua famiglia l’imperativo categorico è quello di rimanere con i piedi ben piantati per terra e cercare di non farsi condizionare dal grande clamore mediatico che sta accompagnando la sua esperienza.

Francesco è figlio d'arte

Del resto Francesco, nato a Monselice, ma cresciuto a Terrassa Padovana, è un figlio d’arte. Il papà Guerrino, a sua volta prodotto del vivaio biancoscudato, è stato tra i protagonisti della promozione in serie nel 2009 agli ordini di Carlo Sabatini, e in precedenza lo zio materno Massimiliano Ossari, tragicamente scomparso in un incidente stradale nel 2002, con il Padova di Sandreani aveva esordito a diciassette anni in serie A. Chi ha già giocato a calcio, conquistandosi con la fatica e il sudore ogni risultato, sa dunque che la strada è ancora lunga. «Essendo passato da questo mondo – esordisce Guerrino – conosco le variabili e le insidie dietro a una carriera calcistica. Ho visto tanti ragazzini che sembravano destinati a grandi prospettive e poi svaniti nel nulla. Ecco perché, se da una parte fa piacere che si parli di lui, dall’altra non bisogna caricarlo di eccessive aspettative perché tutto è prematuro, non ha fatto ancora nulla e deve formarsi sotto ogni aspetto». L’impatto con la nuova realtà è stato comunque positivo e con l’under 15 dell’Atalanta ha già realizzato due reti di pregevole fattura nelle prime quattro giornate: «A volte viene schierato come trequartista, in altre partite da mezzala e i tecnici stanno ancora valutando il ruolo più adatto a lui». In entrambi i casi se la cava comunque bene, grazie alle indubbie doti tecniche, una buona progressione e la capacità d’inserimento che lo mette spesso in condizione di andare a segno.

La convocazione

E questo mese è arrivata anche la convocazione in nazionale under 15: «Si tratta di uno stage con 44 ragazzini del nord; lui è bravo, ma come tanti altri. Fa quello che gli piace e in questa fase sta facendo un passo importante nella sua vita. Al di là del calcio, da agosto è solo, lontano dalla famiglia, e quindi ha un po’ perso le certezze di casa e in più ha iniziato le scuole superiori, per cui tanti elementi lo stanno mettendo alla prova. Si sta impegnando, se la sta cavando anche in questi aspetti, ma ribadisco che ha solo quattordici anni e caricare troppo la cosa potrebbe non andare a suo beneficio». La prudenza e il senso pratico di chi lo ha messo al mondo e fatto crescere, a dispetto di tanti genitori in grande difficoltà nel gestire simili situazioni, potrebbe tradursi in un ulteriore punto di forza per Francesco. «Sta vivendo una bella esperienza di vita – conclude papà Guerrino – che lo diverte in campo e lo farà maturare più in fretta. Tutto qua, non è il caso di andare oltre». 

Ultimo aggiornamento: 16:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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