Montegrotto. Catturato un cinghiale di 70 chili su Colle Berta, meta preferita per le scorribande degli ungulati

L'area è sotto osservazione: è capitato di vedere cinghiali anche sulla tangenziale con il rischio di incidenti

Sabato 14 Gennaio 2023 di Eugenio Garzotto
Catturato un cinghiale di 70 chili (foto d'archivio)

MONTEGROTTO - Un cinghiale maschio del peso di ben settanta chili è stato catturato due giorni fa all'interno del Colle di Berta, la vasta area di dodici ettari di proprietà dell'architetto padovano Alberto Guizzardi.

L'animale era rimasto intrappolato nel chiusino approntato dagli operatori dell'Ente Parco. Da anni, infatti, il Colle di Berta è teatro delle scorribande di gruppi di ungulati che ne devastano camminamenti e coltivazioni. «La mattina della cattura sono stato subito informato - racconta Guizzardi -. Purtroppo, questo problema continua a riproporsi. In zona vengono continuamente avvistati cinghiali che scendono a valle. Anche alcuni miei vicini hanno segnalato gruppi di sette, otto esemplari che spesso si avvicinano al centro della città».

Le scorribande dei cinghiali

«Si tratta di un'area che teniamo particolarmente sotto osservazione - spiega il presidente dell'Ente Parco Riccardo Masin -. Da primavera fino alla fine dell'anno, sul Colle di Berta sono stati catturati una decina di cinghiali. E circa una dozzine continuano a essere avvistati nelle vicinanze. Noi abbiamo provveduto a installare il chiusino-trappola ma in un altro perimetro, a ridosso della cava sull'altro versante del Colle, è stata autorizzata l'azione dei selecontrollori. Si tratta di un problema che stiamo affrontando con varie modalità. Vogliamo assolutamente evitare rischi per l'incolumità pubblica».

Quello specifico comprensorio di Montegrotto, per la sua particolare posizione immediatamente a ridosso dei colli, è particolarmente battuto dagli ungulati. Lo scorso ottobre, per fare un esempio, un animale aveva attraversato le acque del canale che costeggia la circonvallazione, risalendo rapidamente l'argine, e aveva percorso di gran carriera parte della tangenziale, dribblando le auto, prima di scomparire nel sottobosco. Per pura fortuna non si era verificato uno scontro con le vetture in transito. Lungo la stessa strada, pochi giorni dopo, un mezzo pesante aveva investito e ucciso tre esemplari. Già nel dicembre 2020, l'architetto Guizzardi aveva denunciato le scorribande all'interno della sua proprietà. Il professionista si era trovato le coltivazioni calpestate e i sentieri resi impraticabili. Sul posto, per rendersi conto della situazione, si era recato in sopralluogo anche l'assessore Luca Fanton con alcuni tecnici del Comune.

Infine, per cercare di aumentare il livello di attenzione da parte degli automobilisti e dei conducenti di biciclette e ciclomotori, l'amministrazione comunale ha fatto installare dei cartelli segnalatori lungo una ventina di strade, fra le quali quelle più vicine al Colle di Berta. 

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Ultimo aggiornamento: 16:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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