Baby bulle: dopo il pestaggio in Duomo a una 14enne, spunta il video di un'altra aggressione

Martedì 14 Novembre 2023 di Marco Aldighieri
Le violenze ai danni della ragazzina dietro al Duomo

PADOVA - La liceale di 14 anni, aggredita dietro al Duomo sabato nel tardo pomeriggio da due ragazzine di 16 anni, è ancora sotto choc. Ieri mattina non si è presentata a scuola e i genitori l’hanno accompagnata dal medico per sottoporla a una visita. Intanto è spuntato un altro video violento
L’episodio risale a marzo accanto alla fermata del tram di riviera dei Ponti Romani, dove si vede una teenager colpire con tre violenti schiaffi in testa una coetanea. Le due contendenti sono accerchiate da un nutrito gruppo di ragazzi, alcuni impegnati a filmare il pestaggio. 

LE INDAGINI

La studentessa non si dà pace, continua a piangere e ha paura. Mamma e papà si sono affidati a un noto avvocato, un loro parente stretto, per valutare le eventuali azioni legali da intraprendere. La Squadra mobile, attraverso il filmato dell’aggressione, ha identificato le due bulle e nella tarda mattinata di ieri gli agenti si sono recati in un noto istituto privato della città frequentato dalle due amiche per avere informazioni su di loro da parte del preside e degli insegnanti. 
Al momento le due ragazze non sono state denunciate, ma la Procura dei minori è stata informata dei fatti. Le due studentesse potrebbero essere accusate di più reati. Dagli atti persecutori, in questo caso procedibili d’ufficio, alla violenza privata fino alle minacce e alle percosse. In questi ultimi casi le indagini si possono aprire solo se viene presentata una denuncia. 
Gli uomini della Mobile, in queste ore, stanno valutando se all’aggressione della quattordicenne hanno partecipato anche altri ragazzini. Nel filmato, ad esempio, si vede un’altra teenager mentre sequestra il monopattino elettrico della vittima impedendole di scappare. Rischia una incriminazione anche chi ha diffuso quel video così violento.

L’articolo 617 del codice penale recita “Chiunque, al fine di recare danno all’altrui reputazione o immagine, diffonde con qualsiasi mezzo riprese audio o video, compiute fraudolentemente, di incontri privati o registrazioni, pur esse fraudolente, di conversazioni, anche telefoniche o telematiche, svolte in sua presenza o con la sua partecipazione, è punito con la reclusione fino a quattro anni”.

IL FATTO

La liceale, dopo le 18 di sabato, a bordo del suo monopattino stava rientrando a casa e per accorciare il tragitto è transitata dietro al Duomo. Il luogo di ritrovo di un gruppetto di ragazzini, tra cui diversi italiani di seconda generazione, già noto alle forze dell’ordine per reati come danneggiamento, aggressioni e furti. 
Ma la quattordicenne, sulla sua strada, ha incrociato le sue due aguzzine. Le amiche sedicenni l’hanno costretta a fermarsi, mentre una terza ha preso in custodia il monopattino. L’hanno accerchiata. Una le ha bloccato le braccia, mentre l’altra le ha rifilato il primo ceffone. Poi, la seconda, l’ha costretta a inginocchiarsi per chiedere scusa tirandole i capelli e dopo avere lasciato la presa l’ha colpita in testa con un secondo schiaffo. Poi sono arrivate anche le minacce «Se raccontati a qualcuno di questo la paghi».

IL SECONDO VIDEO

Nel filmato girato a marzo, in riviera dei Ponti Romani, si vede una ragazzina picchiare con tre violenti ceffoni sulla testa una coetanea. La vittima, in questo secondo episodio, sembra essere una delle due aguzzine della quattordicenne del Duomo. In questo caso non sarebbe stata presentata alcuna denuncia. E attraverso Instagram la vittima, ieri, ha commentato: «A marzo è passato tanto ma nessuno ha mai fatto niente. E ho visto il video della ragazza e mi è tornato in mente. Però quando è successo a me avevo cento persone attorno che facevano video. Io non ho mai denunciato».

Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 15:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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