Auto elettriche, la rivoluzione per ricaricarle arriva dal software della padovana Newtwen

Martedì 14 Novembre 2023 di Maurizio Crema
Auto elettriche, la rivoluzione per ricaricarle arriva dal software della padovana Newtwen

Ricariche delle auto elettriche fino al 30% più rapide tagliando decisamente il consumo di materie prime per produrre i sistemi di aliemntazione. Una tecnologia made in Padova messa a punto da una società spin off dell'università, la Newtwen, ormai diventata un'azienda autonoma con le spalle robuste grazie a una raccolta di fondi sul mercato da 7 milioni quest'anno e uno sviluppo già arrembante: «I dati di ricavi sono riservati, posso solo dire che quest'anno sul 2022 la crescita sarà intorno al 1000% e i margini sono consistenti, nel 2024 abbiamo in previsione una nuova raccolta di fondi che sarà molto più consistente dell'ultima - spiega l'Ad Francesco Toso, 31 anni, cofondatore di Newtwen, laureato e dottorato all'università di Padova, ramo ingegneria, e tra i soci del gioiello tecnologico veneto -. Il nostro software innovativo permette questi risparmi attraverso l'applicazione di un modello virtuale direttamente integrato al powertrain dei veicoli elettrici, un "gemello digitale" che anticipa reazioni all'utilizzo in questo caso delle batterie, anticipando il loro momento di surriscaldamento.

Si migliora quindi l'efficienza e la gestione termica, evitano anche rotture. Questa tecnologia la si può utilizzare anche in altri ambiti industriali».

Pensando su larga scala si capisce perché l'applicazione di questa tecnologia di frontiera di Newtwen chiamata "Digital Twin on Edge" (il gemello digitale, appunto) per ottimizzare l'operatività dell'Obc, il carica batteria delle auto elettriche, sia cruciale in un settore dai costi ancora molto elevati. Ma come funziona questo software rivoluzionario? «Il modello digitale predice sostanzialmente le temperature in punti critici delle batterie o di altri prodotti impossibili da verificare con sensori fisici - spiega Toso -. Il sensore reale misura il presente, la nostra applicazione Digital Twin on Edge rileva cosa può accadere in futuro e di conseguenza ottimizza prestazioni, longevità, affidabilità dei dispositivi. Può essere applicato a qualsiasi motore elettrico, inverter, carica batterie». Nell'automotive l'impatto balza subito agli occhi: si prevede infatti che nel 2040 circoleranno 730 milioni di auto elettriche nel mondo. «È un mercato in costante competizione, chi riesce a spremere di più la funzionalità dei dispositivi può produrre componenti più piccole, ottimizzando costi, performance, affidabilità e sicurezza: un componente che rischia di surriscaldarsi rischia infatti di rompersi prima e più facilmente». Dentro al vostro "gemello digitale" c'è anche l'intelligenza artificiale generativa? «I nostri modelli sono basati sulla pura fisica, dati, esperienze, sono molto più accurati rispetto a quelli che si potrebbero sviluppare con la Ia - risponde Toso -. Poi l'intelligenza artificiale ci permette di ampliare i processi, ma noi partiamo da una base concreta». Ora si apre un mercato mondiale per Newtwen, un nome che è giù un programma: è palindromo (si legge allo stesso modo in senso inverso) un po' come due gemelli che si guardano e richiama anche il padre della gravità Newton. Di strada la società padovana ne ha già fatta tanta. «L'abbiamo fondata in cinque nel 2020. Eravamo una spin off dell'università di Padova, ma già nel 2021 siamo cresciuti talmente da poter prendere il volo per conto nostro con un finanziamento di Cdp Venture Capital. Oggi noi fondatori manteniamo la maggioranza del capitale ma tra i soci ci sono fondi molto importanti, italiani, e anche esteri - afferma l'Ad -. Stiamo crescendo anche come addetti: oggi siamo in 25, il 90% ha il dottorato di ricerca in ingegneria, fisica, matematica. Ma contiamo di raddoppiare già nel 2024, la sfida è trovare i talenti giusti, attrarli e tenerli». La sede è a Padova. «L'85% dei nostri clienti è in Germania, il prossimo passo sarà aprire una sede in quel Paese».

STRATEGIA
Borsa? «Ancora presto ma vediamo, può essere una delle strategie - risponde l'ingegnere che è cresciuto a Rovigo -. Il nostro obiettivo è diventare leader sul digitale dell'elettronica di potenza espandendo il nostro software ad altre applicazioni». E tra pochi giorni presenterete a Bologna il vostro software per ottimizzare l'attività del carica batterie per auto elettrica insieme all'emiliana Meta System: «Sono stati i primi a credere nella nostra tecnologia, sono nostri partner operativi, ma noi restiamo autonomi». E pronti per un mercato mondiale.

Ultimo aggiornamento: 10:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci