Trasporto pubblico, 60 autisti in meno e l'Azienda non può garantire decine di corse

Sabato 8 Gennaio 2022 di Alberto Rodighiero
Gli autisti di Busitalia

PADOVA - Salgono a 60 gli autisti di Busitalia non in servizio perché positivi al Covid o in quarantena e tornano le corse degli autobus non garantite: questa mattina solo in città Busitalia non sarà in grado di garantirne 34
Gli autisti fuori servizio per motivi legati al Covid rappresentano oltre il 17% sul totale del personale (circa 350 dipendenti) in forza alla partecipata di Ferrovie dello Stato.

Sono i conducenti costretti a rimanere a casa perché contagiati o perché sono entrati in contato con un positivo. Autisti che, di conseguenza, non possono prendere servizio. Una circostanza che sta avendo ripercussioni molto pesanti sulle varie linee.

I PROBLEMI
Oggi, per esempio, l’azienda non sarà in grado di garantire, appunto, 34 corse urbane. Un disservizio che coinvolgerà linee importanti come la 5, la 14, la 16 e la 22. A queste vanno ad aggiungersi le decine di corse che salteranno in tutta la provincia. In questo caso, però, l’azienda non ha reso noto quali saranno le linee interessate. Sta di fatto che la carenza di autisti legata al Coronavirus sta rivelandosi un vero problema per la garanzia del servizio. 
Non va dimenticato, infatti, che da lunedì con la riapertura delle scuole tornerà l’orario invernale feriale, si moltiplicheranno le corse e, soprattutto, torneranno a prendere autobus e tram i 39mila studenti che frequentano gli istituti superiori di città e provincia. Una circostanza che preoccupa anche palazzo Moroni.

LA SITUAZIONE
Nonostante questo ieri l’assessore alla Mobilità, Andrea Ragona,ha cercato di evitare gli allarmismi. «Ho contattato Busitalia e mi hanno assicurato che il servizio riparte come era prima delle festività natalizie – ha spiegato – ci saranno alcune corse non garantite, ma non molte. Per quel che riguarda l’urbano la società è abbastanza tranquilla: a conti fatti dovrebbero avere pochi problemi di copertura. La questione si fa più complessa per l’extraurbano, ma dovrebbero rimanere scoperte solo corse in orario non scolastico. Tutto però è in divenire e legato all’evoluzione della pandemia. Non vanno infatti sottovalutate le positività degli autisti».
Anche se i loro conducenti non sono esenti dai contagi, a contribuire alla ripartenza del sevizio saranno anche i bus messi a disposizione dalle aziende di trasporto private. «Per noi continua l’attività di supporto dei bus turistici in tutta la provincia, vista la capienza ridotta dei mezzi pubblici – ha detto il presidente di Confartigianato Auto-Bus Operator Veneto, Daniele Rigato – una cosa deve essere chiara, però: i controlli dei Green pass e delle mascherine non competono ai nostri autisti che non hanno né il tempo a disposizione né l’autorità per questo tipo di verifiche. Per quanto riguarda invece il lavoro dal punto di vista del turismo, siamo in caduta libera – ha aggiunto sconsolato il titolare della Rigato Autoservizi – Con l’aggravarsi della situazione sanitaria, nessuno prenota più gite e chi aveva prenotato prima delle vacanze ha disdetto. Un vero disastro».

LE DIFFICOLTÀ
La carenza di personale legata al Covid, ieri ha fatto alzare la voce anche ai sindacati. «L’azienda non sta gestendo un problema grande come una casa – ha tuonato Davide Parpajola di Adl Cobas – Non solo non sostituisce gli autisti in malattia, ma non è neppure in grado di far rientrare in servizio chi è guarito. Oggi, infatti, mi hanno contattato due colleghi che, pur avendo comunicato all’ufficio personale la fine della malattia e la negativizzazione, non sono stati inseriti nei turni del fine settimana: significa stare altri tre giorni senza stipendio».
«Purtroppo stiamo registrando un aumento preoccupante di contagi tra i nostri autisti – ha spiegato poi Sandro Lollo di Fit Cisl – È vero, Busitalia ci fornisce le mascherine Ffp3, ma forse questo non basta a garantire la sicurezza di tutti i lavoratori».
Da lunedì intanto alle corse non garantire si sommerà anche un’altra incombenza che rischia di incidere in maniera pesante sul sevizio: per saliere a bordo sarà necessario il Super green pass. In questo caso, però, i controlli non spettano agli autisti, ma dovranno essere effettuati dalle forze dell’ordine e dagli steward ingaggiati dall’azienda.
 

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