Pennacchi porta in scena il mito ellenico: «Con l'Iliade ho superato la morte di mio padre. Ilio per me è Brusegana»

Sabato 1 Aprile 2023 di Giambattista Marchetto
Andrea Pennacchi

PADOVA - Andrea Pennacchi non si sente uno "famoso". «Diciamo famosetto», si schermisce con la consueta ironia.

Sarà perché anche quando lo riconoscono gli chiedono al massimo un selfie (talvolta disturbando la famiglia) o perché non ha il problema dei paparazzi, o forse perché non ha mai cambiato il suo modo di essere, in scena e fuori. La televisione gli ha portato la notorietà, eppure Pennacchi rimane un teatrante, «un guitto che racconta storie», per dirla con le sue parole. Come le grandi storie dell'Iliade e dell'Odissea, che oggi e sabato 8 aprile racconterà su Rai 5 con "Eroi" e "Una Piccola Odissea", due spettacoli nel repertorio parte di Teatro Boxer. Registrati al Teatro Filarmonico di Piove di Sacco con la regia televisiva di Marco Segato, andranno in prima serata e saranno poi disponibili su Raiplay.

Pennacchi, è la prima volta con uno spettacolo in tv?
«Per la verità sono apparso nel "Fog Theatre" di Natalino Balasso, sempre su Rai5. Se ghemo divertio tanto È però la prima uscita da autore e interprete».

Perché Omero?
«Quando ho pensato fare l'attore di mestiere, a un provino con Serena Sinigaglia dovevo scegliere un capitolo dell'Iliade. In treno ho preso l'ultimo, quello in cui il re Priamo recupera il cadavere del figlio Ettore. Piangevo come un vitello per la commozione. Allora ho capito cosa volevo fare in teatro: raccontare».

Eppure non era un esordiente.
«In effetti ho iniziato tardi a pensare di portare in scena qualcosa di costruito da me. Avevo lavorato con il TPR, ma facevamo Ionesco e Beckett. Quando ho preso la mia strada, con l'aiuto di Laura Curino mi sono confrontato con l'Iliade. Era la prima produzione (autofinanziata) del neonato Teatro Boxer, fondato con Filippo Zago. All'inizio non usciva dal Veneto, ma ha preso il volo girando le scuole anche con Giorgio Gobbo e la musica. Abbiamo festeggiato le 500 repliche. E più tardi "Eroi" ha preso forma».

E l'Odissea?
«Volevo raccontarla da sempre, ma non trovavo una chiave. Alla fine ho trovato la voce narrante in Eumeo, un nobile diventato porcaro».

Perché questo legame con l'epica greca?
«Leggere Omero mi ha sempre fatto un gran bene. L'Iliade mi ha aiutato a superare il dolore per la morte di mio padre, l'Odissea ad affrontare il primo lockdown. Capisci che le sofferenze temprano».

E quale rapporto c'è con l'epica del Pojana?
«Ilio per me è Brusegana, un quartiere di Padova, e i guerrieri greci son i fascisti che venivano a pestarci dalle cave. Nell'Odissea vedo mio cugino Mauro. Ho imparato dai miei maestri l'importanza di vedere le cose vicine in chiave epica e le cose lontane in chiave casalinga. Per questo Pojana non è gretto e meschino, ma ha una sua epica grandiosa. Una volta, a Propaganda Live, ho ricalcato l'Iliade parlando di due che lavoravano al tornio».

Come vive la fama che porta la tv?
«Io continuo a far le cose come ho sempre fatto, ovvero orientandole verso il mio adolescente interiore. Più che famoso, son famosetto. La gente ogni tanto mi riconosce, mi chiede un selfie. La cosa utile è che, vedendomi in tv, sono più disposti a venire a teatro. E poi molti mi dicono: ma era anche meglio!».

Pennacchi sex symbol in "Petra" e rabbioso Pojana, rassicurante o destabilizzante. E ha un pubblico trasversale di tutte le età. Come fa?
«A parte che essere sex symbol con una regista bravissima e 8 chili di trucco ze boni tuti io non mi sento così trasversale. Son sempre me stesso: mi entusiasmo a leggere Omero come a bere uno spritz con gli amici. E non fingo in entrambi i momenti. C'è un tempo per Shakespeare e un tempo per ascoltare un imprenditore incazzato».

Nuovi progetti in vista?
«Con Marco Segato stiamo lavorando sull'idea di un film sul Pojana e con Marco Baliani dialoghiamo per uno spettacolo sul Veneto».

E sogni nel cassetto?
«Vorrei scrivere un romanzo. E poi fare un film coi schei degli americani, io e Russel Crowe on the road». 

Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 10:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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