Amiche detective fai da te: derubate, seguono il Gps e scoprono il covo dei ladri

Venerdì 11 Febbraio 2022 di Silvia Moranduzzo
Le donne hanno fatto intervenire una pattuglia ma i ladri si erano dileguati
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PADOVA - Sono le 9.30 della mattina di lunedì quando i ladri colpiscono in pieno giorno e in pieno centro storico. Rubano le borsette di due donne lasciate all’interno di un’auto in sosta in via Savonarola. Le due vittime però si sono date da fare e oltre a recuperare il maltolto hanno anche fatto scoprire il covo dei banditi.
«Dovevamo portare del materiale in un condominio, questione di dieci minuti – racconta una delle vittime –. Quando siamo risalite in auto abbiamo visto subito che erano sparite le borse e le chiavi di casa lasciate sul cruscotto. Dentro c’erano documenti, anche dei nostri figli, soldi, un orologio. Almeno si fossero tenuti i soldi e avessero lasciato i documenti». Le due donne si guardano attorno e intravedono degli operai che lavorano lì vicino. Ma dicono di non aver visto nulla. «In quel momento non sai cosa fare, abbiamo guardato nei cassonetti pensando potessero aver preso i soldi e lasciato le borse – continua –.

In quella della mia amica c’era il cellulare del figlio e abbiamo deciso di seguire il segnale Gps».

Si improvvisano detective e parte la caccia. Seguono il segnale fino a via San Pietro, civico 80. Da lì si blocca, forse i ladri hanno spento il telefono. «C’era una sorta di residence e una rampa che portava al piano interrato. Mi rendo conto a posteriori che abbiamo rischiato molto. Sembrava un film dell’orrore, era tutto abbandonato – prosegue la donna –. Poi abbiamo visto un garage semi aperto con la luce accesa, ci siamo spaventate e siamo corse fuori». Chiamano i carabinieri che arrivano assieme a una pattuglia della polizia. Restano all’esterno mentre le forze dell’ordine entrano nel garage.

«Sotto un mobile c’era uno zaino pieno di carte d’identità, chiavi da scasso, felpe, torce, preservativi – riferisce la donna –. Forse era il loro nascondiglio, una sorta di covo. Sui gradini c’erano tre tessere della mia amica, una di un negozio e due sim nuove. Probabilmente le hanno gettate via, i rumori devono averli disturbati». Le donne hanno sporto denuncia: «Abbiamo dovuto cambiare le serrature di casa perché hanno preso le chiavi e avendo i nostri documenti sanno dove abitiamo. Quello che fa più rabbia è che sia accaduto in pieno giorno e in pieno centro senza che nessuno si accorgesse di nulla».

Ultimo aggiornamento: 17:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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