Caccia ai due picchiatori di piazza Duomo, giovani e palestrati. Escalation di aggressioni in centro

Sabato 22 Agosto 2020 di Luca Ingegneri
Due dei tre ragazzi pestati in piazza Duomo, Scarnera e Monterosso
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PADOVA - Sono due giovani di età compresa tra i 20 e i 25 anni, fisico da culturisti, originari dell’Est Europa, gli autori dell’ultima aggressione in piazza Duomo, costata cara ad Alessandro Monterosso, imprenditore 29enne, all’amico Alessandro Scarnera, 21enne e a Lorenzo Pisoni, 29enne startupper milanese. Hanno rimediato pugni e calci senza una ragione, con ferite giudicate guaribili  in una decina di giorni.

PREOCCUPANTE ESCALATION
É il quinto pestaggio in pieno centro negli ultimi tre mesi. Ma in realtà le risse e i litigi nelle piazze sarebbero stati molti di più nel corso dell’estate. Quasi sempre ad opera di bande della stessa etnia, romeni, tunisini o filippini, che cercano un pretesto per alzare le mani e darsi rapidamente alla fuga. Gli esercenti della zona sono ormai abituati ad assistere alle aggressioni. C’è chi dice che viaggino ad una media di un paio alla settimana.
Ecco perché è fondamentale dare un volto ai due ragazzi dell’Est Europa che hanno rifilato calci e pugni ad Alessandro Monterosso e ai suoi amici. Se ne stanno occupando gli investigatori della Squadra mobile che hanno acquisito le immagini riprese dalla videosorveglianza di piazza Duomo. Il pestaggio avvenuto sul muretto antistante la cattedrale non può essere sfuggito all’occhio attento della telecamera. Qualora le sequenze non dovessero fornire i necessari riscontri i poliziotti potrebbero acquisire anche altre immagini, raccolte dalle telecamere dei pubblici esercizi della piazza e delle vie limitrofe. 
La denuncia delle vittime è servita a ricostruire la dinamica dell’aggressione ma senza elementi che possano agevolare l’identificazione dei picchiatori. Non vi è dubbio che i due giovanotti abbiano cercato la provocazione e lo scontro fin dal primo momento. Non tanto con l’iniziale richiesta di una sigaretta. Ma con il gesto successivo, quando il secondo aggressore si è messo a frugare nello zainetto, tra gli effetti personali di Monterosso e dei suoi amici, alla ricerca di un’altra sigaretta. É stato a quel punto che il noto startupper ha avuto un abbozzo di reazione. Era il segnale che i due stranieri aspettavano per alzare le mani, sotto gli occhi divertiti e compiaciuti dei loro amici che hanno assistito alla scena.

IMPASSIBILE INDIFFERENZA 
Sono bande pericolose quelle che menano senza una ragione. E chi frequenta abitualmente le piazze del centro storico lo sa bene. Meglio non immischiarsi. Ecco perché gli esercenti di piazza Duomo e i loro occasionali avventori non hanno mosso un dito l’altra sera per aiutare Monterosso e i suoi amici. Sono giovanotti che giocano sul tempo, picchiano duro e se la danno a gambe, ben prima che le forze dell’ordine abbiano il tempo di arrivare sul posto. É andata così anche alla pattuglia della Polizia locale accorsa per prima mercoledì sera in piazza Duomo. Davanti al muretto c’erano soltanto il ventinovenne e i suoi amici, tutti doloranti. Dei due aggressori e della loro compagnia - una decina di giovani in tutto - non c’era più alcuna traccia.

LA SOLIDARIETÁ
Non vi sarebbero al momento elementi tali da far pensare ad un’imboscata con connotazioni omofobe. Nella denuncia non vi è alcun riferimento in questo senso. Si registra però l’intervento del deputato del Pd Alessandro Zan che ha voluto esprimere la sua solidarietà ai ragazzi picchiati. «Sono stati insultati - dichiara - con i peggiori insulti omofobi e aggrediti brutalmente. Non è accettabile che tre amici vengano malmenati nel pieno centro storico di una città come Padova, inclusiva e sicura. Mi auguro che i responsabili vengano individuati rapidamente dalle forze dell’ordine e che si chiarisca la natura dell’aggressione».
 

Ultimo aggiornamento: 23 Agosto, 10:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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