Aborto, scontro tra prete e Pd: «Chi rinuncia al figlio deve pentirsi»

Martedì 19 Giugno 2018 di Luca Marin
Marco Scattolon
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CAMPOSAMPIERO - «Ho ricevuto approvazioni, ringraziamenti e anche critiche per i mille euro che ho dato a sei donne in difficoltà che hanno deciso di non abortire. C'è chi ritiene che il bene si deve fare senza pubblicità: è vero, ma quella ragazza del comune vicino non sarebbe venuta a chiedermi aiuto dieci giorni fa se non avesse saputo che qui c'era un consiglio e un aiuto anche per lei. E neppure quel papà senza latte in polvere per la sua creatura di due mesi». Ci risiamo. Don Marco Scattolon, parroco di Rustega di Camposampiero, torna a parlare esprimendo la propria contrarietà agli aborti. 
 
Nei giorni scorsi ha ricevuto la solidarietà di tante persone dopo la protesta nei suoi confronti sollevata dalla vicesegretaria provinciale del Pd, Michela Lorenzato, che gli aveva contestato la «mancanza di rispetto» verso la decisione dolorosa e intima di tante donne di fronte ad una scelta così estrema. 

LA CARTOLINA
Don Marco è tornato sull'argomento nell'ultima cartolina inviata alle famiglie della sua parrocchia. Lo ha fatto ovviamente con il suo inconfondibile stile, senza risparmiare una replica velenosa all'esponente politica di Piazzola sul Brenta. «C'è chi pensa che mille euro siano troppo poco - scrive -. Certo, ognuno fa secondo le sue possibilità, ma può indirizzare anche ai centri della vita e attivare un progetto Gemma che è uno stipendio alla futura madre per 18 mesi o una casa protetta». 
Per la sua presa di posizione don Scattolon era stato intervistato anche dalla nota trasmissione radiofonica La zanzara (radio 24) e ora torna forte sull'argomento. 

LA STATISTICA
«L'Italia è in calo demografico preoccupante - è il ragionamento alla base del suo sfogo -. Contiamo 458 mila nati all'anno, io sono nato in piena guerra mondiale ed eravamo 850 mila nati. Bisognerebbe che tutti aiutassimo di più la vita in qualsiasi forma. Non abbiamo certo bisogno di più aborti. C'è chi mi parla di libertà, di scelte individuali, di sofferenze delle partorienti: ci sono, ma se vogliamo evitare le sofferenze alle madri, addio nascite e futuro per tutti. Che il Papa sia così misericordioso da appoggiare l'aborto o i gender è una bugia colossale. Bisognerebbe leggere i suoi discorsi ufficiali nei convegni per la famiglia e la vita. Confessando - insiste il parroco della frazione di Rustega - ho incrociato tanti rimorsi anche dopo decenni per aver abortito. Se una abortisce, io la assolvo, ma bisogna che sia pentita, non che creda di aver fatto un'opera buona. Certi papà mi portano i figli grandicelli da vedere: significa che sono contenti di averli tenuti». 

C'è spazio anche per una stoccata nei confronti dello Stato. «Vengono dati pannoloni per gli anziani e non pannolini per bambini, che strano». Poi una frecciata alla politica: «Certi partiti un tempo parlavano di proletariato, ora sbandierano solo di aborto e matrimoni gay. Diversi mi hanno scritto che non li votano più». 
Don Marco torna poi sulla sua esperienza personale: «Posso aggiungere che io in certi casi ho dato in soldi molto più dei mille euro ed ho sempre assolto. Spesso ho usato o prestato la mia auto per le visite mediche a mamme con figlioletti o in gravidanza». 

LA REPLICA
Infine l'ultima stoccata nei confronti della democratica Michela Lorenzato. «Cara compagna del Partito Democratico, dovrei essere io che mi sento offeso, come ha scritto lei nei miei confronti. Io ho perso un nipotino che poteva chiamarmi nonno. Se poi sei una cristiana che si dice tale, mi preoccupa: hai perso qualcosa di importante per strada e non te ne sei ancora accorta».
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