West Nile. Avvistate zanzare? Il primario: «Fotografatele». La culex porta il virus e attacca solo in due momenti

Domenica 7 Agosto 2022 di Loredana Pra Baldi
West Nile. Avvistate zanzare? Il primario: «Fotografatele». La culex porta il virus e attacca solo in due momenti
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BELLUNO - In questa estate torrida, in cui il covid non è ancora sparito, a creare preoccupazioni anche la paura per il contagio West Nile, il virus con febbre anche mortale che arriva da alcune zanzare. Al momento in provincia non vi sono casi, come conferma il Primario di malattie infettive all'ospedale di Belluno e già vice primario all'ospedale di Padova, Renzo Scaggiante. Ma il professore invita a fotografare se si dovessero vedere zanzare in montagna: gli scatti, da inviare all'Ulss, potrebbero essere utili nelle indagini su questa nuova emergenza.


WEST NILE
Trasmesso dalla zanzara culex


«Non è trasmissibile da uomo a uomo - spiega il primario Scaggiante - è causata dal virus iniettato dalla puntura di una piccola zanzara nostrana (la culex) che attacca al tramonto e all'alba e può portare all'encefalite in circa l'1% dei casi.

Non vi sono al momento vaccini, ancora allo studio, e quindi è possibile solo la prevenzione a livello individuale coadiuvata dall'uso di repellenti anche biologici. Vale sempre la regola per la riduzione della diffusione delle zanzare di eliminare i ristagni d'acqua e laddove non possibile procurarsi le pastiglie spesso distribuite gratis in molti comuni».


VACCINI COVID


I vaccini invece ci sono per l'emergenza covid e l'autunno è fondamentale per non perdere questa battaglia. «Un nuovo approccio alla vaccinazione contro il Covid19 e le prossime varianti afferma il professore Renzo Scaggiante è quello cui stanno lavorando da mesi ricerca scientifica e dai laboratori farmaceutici: l'idea è quella di somministrare in un'unica dose sia il vaccino per l'influenza stagionale che un booster per le nuove varianti Covid che via via, inevitabilmente si presenteranno e verranno isolate. Si otterrebbe così con un'importante sinergia che consentirebbe di ridurre gli accessi alle strutture deputate alla vaccinazione e una maggiore e più tempestiva copertura vaccinale».


L'EPIDEMIA


Purtroppo la stagione estiva che stiamo vivendo sta confermando la recrudescenza della pandemia, con un aumento impressionante nel numero di contagi a livello nazionale. Nonostante il dato di ricoveri e decessi rimanga nettamente inferiore rispetto al passato e la sintomatologia appaia meno severa, quello che sta succedendo non lascia dubbi che il problema Covid è tutt'altro che superato. «Sappiamo la stagione autunnale e soprattutto di quella invernale sono particolarmente favorevoli alla diffusione delle patologie influenzali e del Covid in particolare ed è scontata un'ulteriore impennata nei contagi afferma il primario - ma quello che preoccupa sarà il possibile arrivo di nuove varianti. La lotta alla pandemia si è sviluppata secondo due direttrici, la prima di modifica ai modelli comportamentali individuali e collettivi con mascherine distanziamento, fino al lockdown e l'altra quella della vaccinazione che ha rappresentata l'arma più efficace contro la diffusione della pandemia essendo riuscita a contenerne virulenza e mortalità».


LA BATTAGLIA


Il dottor Scaggiante consiglia di tenere alta la guardia a livello di prevenzione individuale e raccomanda la 4° dose per soggetti deboli, che potrà essere opportunamente somministrata nella stessa seduta con l'anti-influenzale normale. La lotta contro la pandemia e della sua evoluzione a causa delle varianti passa dall'efficacia della campagna vaccinale che potrà avere nella combinazione di vaccino influenzale tradizionale e booster contro le varianti Covid un'arma ulteriore.
 

Ultimo aggiornamento: 8 Agosto, 10:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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