Tir incastrati sulla provinciale 251: «Segnaletica da migliorare»

Venerdì 15 Gennaio 2021 di Alessia Trentin
Tir incastrati sulla provinciale 251: «Segnaletica da migliorare»

Via vai di tir lungo la 251: “Qui serve una segnaletica migliore”. Il sindaco di Val di Zoldo Camillo De Pellegrin prende ancora carta e penna. È la seconda volta questo mese, dopo la lettera scritta il 7 gennaio e rivolta alle autorità per richiedere interventi risolutivi lungo la Sp di collegamento con Zoldo. Questa volta si rivolge solo a Veneto Strade, attuale gestore del tratto, e ad Anas che potrebbe subentrargli nel corso dell’anno; non chiede paravalanghe e opere costose, solo un cartello stradale chiaro e posizionato nel punto giusto, che indichi il divieto per i tir oltre le 24 tonnellate di attraversare il tratto di via interessato dalla frana del dicembre scorso. 
ARTERIA A RISCHIO FRANE
Non è puntigliosità, pare che quasi quotidianamente mezzi pesanti transitino sul punto dello smottamento, mettendo a rischio la tenuta della strada. «Nonostante i divieti si è riscontrato fin da subito il continuo passaggio di tir, in particolare stranieri, diretti in Germania e Austria – scrive il primo cittadino -. Quando possibile sono stati intercettati dalla polizia locale nel tratto precedente la limitazione di portata e in caso di massa eccedente fatti retrocedere, con tutte le problematiche che tale operazione comporta, fino a Mezzocanale unica area idonea per l’inversione di marcia. Visti i numerosi casi occorsi riteniamo che la segnalazione con pannello a messaggio variabile posta alla rotonda di Igne, benché visivamente molto efficace, risulti nel caso specifico insufficiente in quanto preavvisa di un divieto posto a 8,5 chilometri». 
NAVIGATORI NON AGGIORNATI
Nei giorni scorsi lo stesso De Pellegrin aveva dato notizia di un intervento della sua polizia locale per far retrocedere due mezzi di peso ben oltre il consentito colti nell’atto di attraversare il punto vietato.

La richiesta oggi è semplice: un cartello Mezzocanale anziché a Ospitale, perché quello è l’ultimo punto in cui un mezzo di grandi dimensioni può effettuare un’inversione di marcia. «Segnalo inoltre che l’attuale deviazione dalla ss 51 di Alemagna in Zona industriale Longarone non è sufficientemente chiara ad indicare il percorso preferenziale per gli stati esteri – conclude il sindaco -, anche e soprattutto in considerazione del fatto che i sistemi di navigazione non sono aggiornati rispetto alle temporanee modifiche della viabilità. Alla luce di quanto espresso ribadisco quanto sia necessario mettere in atto tutte le misure necessarie di miglioramento della segnaletica e anche di sorveglianza attiva, per evitare che il tratto di strada interessato dalla frana subisca a causa di carichi eccessivi ulteriore pregiudizi. Per la Val di Zoldo e per i collegamenti intervallivi un interruzione della viabilità in quel tratto ci vedrebbe costretti per almeno 4-5 mesi a percorrere nuovamente i passi di montagna, con tutte le conseguenze che conosciamo».

Ultimo aggiornamento: 11:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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