Vaia, dopo quattro anni un terzo degli alberi è ancora a terra

Venduti 1,8 milioni di metri cubi di piante per un valore tra i 27 e i 46 milioni di euro. Impossibile recuperare tutti i tronchi Un miliardo di lavori, nessun contenzioso

Lunedì 19 Giugno 2023 di Alda Vanzan
Vaia, dopo quattro anni un terzo degli alberi è ancora a terra

VENEZIA - Quattro anni e mezzo dopo il disastro provocato in Veneto dalla tempesta Vaia il bilancio può essere riassunto con due numeri: 1 e 0. Uno è il miliardo di euro (per la precisione un miliardo e 17 milioni) di finanziamenti totali stanziati per far fronte ai danni e agli interventi di ripristino e di prevenzione. Zero è il numero di contenziosi: nessuna carta bollata né da parte dei privati né dalle aziende. C’è anche un terzo numero ed è quello degli alberi abbattuti dalla furia del vento e, a distanza di tempo, ancora a terra: i dati aggiornati al giugno 2023 parlano di 1.040.000 metri cubi di legname non recuperato. È il 36% del totale.
Questi numeri sono emersi nell’ultima seduta della Quarta commissione del consiglio regionale del Veneto dove, su richiesta del Pd e degli altri gruppi di opposizione, si è voluto fare il punto sulla gestione emergenziale e post emergenziale di Vaia.

A fornire alla commissione guidata dal presidente Andrea Zanoni e dal vice Roberto Bet una “fotografia” della tempesta del 29 ottobre 2018 sono stati due dirigenti della Regione del Veneto: Vincenzo Artico, direttore della Difesa del suolo e Luca Soppelsa, direttore della Protezione civile.


ALBERI
La tempesta Vaia ha colpito in Veneto circa 20mila ettari di bosco, pari al 4,9% della superficie forestale regionale che ammonta a 414mila ettari. A questi dati di superficie corrisponde una massa stimata di circa 2,9 milioni di metri cubi di legname schiantato. I boschi della provincia di Belluno hanno subìto i due terzi dei danni regionali (67%), quelli della provincia di Vicenza hanno assorbito il rimanente danno (32%), mentre il Trevigiano è stato interessato solo marginalmente (1%). Di quei 2,9 milioni di metri cubi di piante schiantate, oltre 1,8 milioni sono stati recuperati: significa che i proprietari dei fondi (sia pubblici che privati) hanno venduto i tronchi, anche se a prezzi non di mercato (ma neanche crollati): si va dai 15 ai 25 euro al metro cubo. Significa che complessivamente gli alberi schiantati dalla tempesta e venduti hanno avuto un valore tra 27,6 milioni di euro e 46 milioni di euro.
I dati complessivi sono i seguenti: 20.544 ettari di boschi schiantati per una massa di 2.883.480 metri cubi di cui 1.844.591 metri cubi recuperati, pari al 64%. C’è, dunque, un 36% di alberi a terra. Dove? Sull’Altopiano di Asiago è stato recuperato il 95,5% del legname. A Belluno solo il 48%. Per più di un motivo: alcune zone sono inaccessibili, in altre Arpav ha posto una serie di vincoli per la gestione delle valanghe. Vaia ha provocato infatti 149 nuovi siti valanghivi e spostare gli alberi schiantati potrebbe essere pericoloso: meglio lasciarli là.
In Quarta commissione del consiglio regionale è stato detto che la stragrande maggioranza dei 2.500 cantieri del dopo Vaia è stata ultimata. Da finire restano i cantieri più grossi, in particolare il lago di Alleghe con lo sfioratore di piena per evitare l’allagamento degli alberghi e i Serrai di Sottoguda, la cui riapertura è prevista per l’estate 2024. Altri cantieri minori devono essere completati, l’aspetto positivo è che finora tutto è filato liscio: zero contenziosi.


BOSTRICO
E poi c’è l’Ips typographus, meglio noto come bostrico tipografo, un piccolo insetto che sta facendo strage nei boschi del Nord Italia e in molte parti d’Europa. Solo in Veneto due milioni e mezzo di alberi colpiti. L’annunciata ordinanza del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida per consentire di diminuire gli adempimenti burocratici e accelerare gli interventi, però, non è ancora pronta, dovrebbe essere “agganciata” a un provvedimento di Protezione civile per l’alluvione in Emilia Romagna. Intanto continua il monitoraggio della Regione.
 

Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 09:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci