COMELICO - «Confini che uniscono», è il motto ideale del Sentiero 1753, percorso inaugurato ufficialmente nel tratto tra il Passo Monte Croce Comelico, a Comelico Superiore (Belluno), e Kartitsch, in Austria, passando per Sesto Pusteria (Bolzano).
I cippi
In questo tratto erano presenti 24 cippi, dei quali 21 ancora oggi presenti e ben conservati. Il confine «disegnato» nel 1753 proseguiva fino al Lago di Garda, e il sogno dei partner del progetto è quello di poter continuare nella sistemazione del sentiero in tutta la sua interezza, circa 250 chilometri. Il Sentiero 1753 punta molto sul turismo storico, ambientale e sostenibile; in questo senso va la partecipazione al progetto dell'Associazione di promozione turistica di Sesto Pusteria. «Abbiamo lavorato - spiega Daniela Zambelli, presidente della cooperativa Lassu e coordinatrice del progetto assieme ad Arc-Team - su un confine storico, con una stratificazione che va dal periodo romano a quello della Grande Guerra, e lo abbiamo trasformato in un percorso culturale, dove il paesaggio diventa bene comune e condiviso. È stato un percorso lungo, che con diversi progetti ha attraversato 6-7 anni di lavoro e ha visto la partecipazione oltre che dei comuni anche delle realtà turistiche e delle Soprintendenze di Venezia, Bolzano e Trento».