​Prima campanella alle scuole Gabelli: alunni in aula dopo 13 anni di attesa

C'erano il sindaco Oscar De Pellegrin e l'assessore Roberta Olivotto a salutare i bambini, le famiglie e le insegnanti

Martedì 13 Settembre 2022 di Federica Fant
Scuole Gabelli di Belluno

BELLUNO - Sono suonate tutte le campanelle delle scuole, ieri mattina. E a Belluno ha ripreso a farlo anche quella delle scuole Gabelli, chiuse dal 2009.

Si respirava emozione e sono riaffiorati molti ricordi nel parco dell'edificio intitolato alla memoria del pedagogista bellunese Aristide Gabelli (1830-1891), realizzato nel 1933-34. C'erano il sindaco Oscar De Pellegrin e l'assessore Roberta Olivotto a salutare i bambini, le famiglie e le insegnanti. E qui ha deciso di inaugurare l'anno scolastico anche il provveditore Massimiliano Salvador. Il presidente della Provincia, Roberto Padrin invece era all'alberghiero di Falcade dove ha detto: «Ragazzi, abbiamo bisogno di voi, del vostro entusiasmo, del vostro impegno, della vostra passione».

I lavori

Poche parole, ma sentite, quelle rivolte dal sindaco ai bambini. «Tutti i plessi e le scuole sono cominciate regolarmente - ha fatto sapere l'assessore alle Politiche scolastiche, Roberta Olivotto -, dopo le manutenzioni estive e dopo il grande lavoro per completare la messa in funzione delle Gabelli, con questo grande progetto iniziato dalla precedente amministrazione, che noi abbiamo ereditato e completato e che ci ha fatto trascorre davvero un'estate di fuoco perché c'erano ancora molte cose da fare. Grande attenzione sulle Gabelli, grande attenzione anche sul trasferimento della scuola Valeriano di Castion alle Gabelli del Parco Città di Bologna, perché c'era la questione dei trasporti che sono stati garantiti per tutti i bambini». Dopo i ringraziamenti agli uffici Scuola, Manutenzioni e alla Polizia Locale, Olivotto ha fatto sapere che la volontà dell'amministrazione De Pellegrin era far sentire la vicinanza a tutti gli scolari e studenti, ecco il motivo per cui tutti gli istituti hanno ricevuto la visita di un assessore o di un consigliere comunale.

Nelle altre scuole

Alle scuole Ricci c'era l'assessore Monica Mazzoccoli, a Chiesurazza la collega Lorenza De Kunovich, a Bolzano Bellunese al momento dell'alzabandiera c'era l'assessore Paolo Gamba e Roberta Olivotto, l'assessore Raffaele Addamiano era alle Gabelli del Parco e a Mussoi, l'assessore Paolo Luciani alle Nievo, l'assessore Franco Roccon a Fiammoi, a Badilet c'era l'assessore Marco Dal Pont, il consigliere comunale Massimo Garzotto si è presentato alle scuole di Giamosa di Salce, il consigliere Simone Bristot a Cavarzano, la consigliera Sandra Mella a Quartier Cadore, mentre a Castion c'erano i consiglieri Irene Gallon e Sebastiano Marotto. «Nelle altre scuole dell'infanzia andremo nei prossimi giorni, abbiamo voluto lasciare tranquilli gli insegnanti nel momento dell'inserimento dei bimbi - fa sapere l'assessore Roberta Olivotto -. Il sindaco visiterà tutte le scuole nei prossimi mesi. Oscar De Pellegrin si è rivolto in particolar modo ai bambini che lo hanno accolto in modo caloroso dicendo che sono fortunati a stare in una bellissima scuola enfatizzando il valore scuola e istruzione». La dipendente comunale, Sonia Luzzatto, ha regalato alla scuola Gabelli un'opera che le ritrae. «È stata una grande soddisfazione rivedere quella scuola dove, peraltro, anch'io sono stata da bambina - va a chiudere Olivotto -, restituita alla città». Prenderà avvio anche il nuovo contratto della mensa scolastica e l'organizzazione dei trasporti, «a Fiammoi aggiunge l'assessore Franco Roccon hanno apprezzato che ci siano novità per quanto riguarda la mensa», il vicesindaco Paolo Gamba a Bolzano ha inviato i più piccoli a salutare per bene le maestre, rendendo loro un omaggio indiretto. Il consigliere Garzotto, a Giamosa, era in compagnia del gruppo Alpini di Salce, che ha provveduto all'alzabandiera, eseguita da due ragazzi di quinta. Mentre il tricolore veniva issato tutti i bambini hanno intonato l'Inno di Mameli. L'assessore Raffaele Addamiano alle 8 si trovava alle Gabelli e poi alla scuola di Mussoi: ha citato un episodio della regina Elisabetta, laddove ha ricevuto una lettera di condoglianze per la scomparsa del marito da una classe terza italiana e lei ha risposto tramite la sua segretaria. Ha parlato dell'impegno nello studio e degli alpini (che erano presenti per l'alzabandiera), emblema dell'Italia migliore. «Nello studio ho esortato di fare altrettanto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci