Valanga, il passo Fedaia ancora chiuso: «Ma il problema è la politica dei cugini trentini»

Mercoledì 1 Dicembre 2021 di Dario Fontanive
Passo Fedaia senza pace: ieri chiuso per valanga

ROCCA PIETORE - Non c’è pace per la strada provinciale 641 del passo Fedaia: ieri è stata chiusa per alcune ore per una piccola valanga che si è staccata sul versante trentino. La neve è stata subito sgomberata con la conseguente riapertura al traffico. Ma il problema è soltanto rimandato perché alle prossime nevicate probabilmente la strada sarà nuovamente chiusa per il pericolo valanghe con buona pace delle varie attività turistiche che si vedranno nuovamente private di una strada importante.

LA QUESTIONE Ma quanto incide la chiusura di questa arteria sull’economia turistica invernale sul versante di Rocca? Lucia Farenzena, Presidente del Consorzio turistico Rocca – Marmolada: «Difficile poter dare dei numeri così su due piedi, ma avere una arteria chiusa per tutto l’inverno, che mette in diretta comunicazione due valli così importanti sotto il profilo turistico, non è un bel biglietto da visita. Ed è un grande problema anche per i pendolari: penso a quelli che da Rocca o da questo versante si spostano in val di Fassa per lavorare d’inverno sugli impianti. Poter avere questa strada aperta sarebbe di una utilità estrema, ed invece quasi tutti gli inverni questa viene chiusa sul versante trentino per il pericolo valanghe».

LA POLITICA Per la presidente Farenzena la visione di turismo stereotipato che vuole mantenere il flusso all’interno dei propri confini è vecchia e alla fine non paga. Il nuovo turismo è quello di un brand Dolomiti che non ha confini geografici e amministrativi. «È evidente ormai che la questione della chiusura invernale di questa arteria è solo un problema politico - continua Farenzena-. Già anni fa Rocca Pietore aveva fatto delle proposte ai cugini trentini di mettere a disposizione i fondi dei Comuni di Confine per poter cofinanziare le opere di para valanghe da costruire sul versante trentino. Ma i trentini hanno fatto finta di niente, tanto da rendere palese la volontà di chiudere il passo in inverno così da mantenere la propria clientela in val di Fassa. Una politica che non paga perché al romano o al milanese o allo straniero non interessa dove finisce il Trentino e inizia il Veneto. Gli interessa spostarsi e sciare nelle Dolomiti senza trovarsi strade e arterie chiuse al traffico. Ormai il turismo si sta evolvendo su canali diversi e il turista non si può imprigionare».

LA BEFFA Infine la beffa. «Mi è capitato - conclude Farenzena - anche, nei periodi invernali che la strada del Fedaia è aperta, ma il navigatore la dia chiusa: il turista in questo caso esclude a priori di percorrerla nonostante sia aperta»

Ultimo aggiornamento: 18:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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