Ucraini, trovata casa per 27: «Restano a Belluno». Altri dirottati nel Vicentino

Il vescovo Marangoni stupito per il trasloco in provincia di Vicenza. Si parla di utilizzare il centro Papa Luciani a Santa Giustina, ma il direttore vede la soluzione poco plausibile. A Mussoi circa 50 posti

Venerdì 20 Gennaio 2023 di Federica Fant
Ucraini a Belluno, alcuni forse devono traslocare

BELLUNO - Qualcosa si muove per risolvere la questione legata all'accoglienza dei profughi ucraini ospitati all'ex caserma dei vigili del fuoco di Mussoi, a cui è stata trovata una sistemazione alternativa nel Vicentino. «27 resteranno a Belluno», ha annunciato ieri il sindaco Oscar De Pellegrin, ma il caso è ormai scoppiato e coinvolge tutti dalla politica alla Diocesi. Il vescovo Renato Marangoni si è detto stupito della decisione di mandare queste persone nel Vicentino. Eppure dalle riunioni in prefettura (iniziate il 27 ottobre scorso) la Diocesi è sempre stata coinvolta, come è emerso ieri, tanto che era stata ipotizzata la struttura del Centro di Col Cumano a Santa Giustina. Sul punto è intervenuto anche il prefetto Mariano Savastano ieri a margine di un incontro, che legge in controluce le parole del vescovo, quando comunica di non esser stato avvisato della decisione di spostare i profughi ucraini. «Leggo stupore dal vescovo e se non leggo male vuole mandare un messaggio, che la diocesi forse sia disposta ad accoglierli - ha detto -. Nessuno è stato tenuto all'oscuro. Dalle sue parole ho dedotto che il vescovo mediti di poterli accogliere al Centro papa Luciani».

L'IPOTESI TRAMONTATA
Ma così non è, lo dice chiaramente il direttore del centro, don Davide Fiocco: «Effettivamente una mezza richiesta per la struttura in autogestione c'è stata, ma il centro è pensato per campeggi di ragazzi con cameroni e docce tipo spogliatoio del tutto improponibile alla vita di famiglia.

Oltre al fatto che d'inverno diventerebbe insostenibile per noi. Inoltre siamo a 2 km dal centro e serviva organizzare lo spostamento». «La casa risultava già impegnata per attività di vari gruppi giovanili e associazioni, in numerosi weekend e durante le vacanze di Natale», conclude don Davide Fiocco. «Ma il motivo della nostra perplessità - sottolinea - è che Col Cumano è a 2 chilometri dal centro di Santa Giustina e avrebbe comportato comunque lo spostamento delle famiglie in un altro comune rispetto a Belluno».

L'ANNUNCIO
«27 civili ucraini resteranno a Belluno - sono le prime parole del sindaco De Pellegrin -. Oggi, dopo settimane di lavoro, possiamo dire con certezza di aver trovato gli alloggi e di averlo fatto al di fuori dei tavoli di confronto. Rinnoviamo però l'appello perché servono altre strutture». Ieri in giunta è stata deliberata una soluzione per un primo gruppo di civili ucraini, arrivati a Belluno nei mesi. Per le famiglie che hanno espresso la volontà di restare a Belluno, dove i bambini stanno frequentando le scuole, il Comune metterà a disposizione degli appartamenti. Saranno necessari interventi negli spazi interni, in alcuni casi manutenzioni e adattamenti anche ingenti con importanti investimenti economici. Nel frattempo si stanno valutando altre soluzioni proposte in questi giorni. Si darà continuità all'ospitalità per 13 minorenni e le loro famiglie. «Abbiamo aspettato di avere tutti i dati in mano e la certezza che si trattasse di soluzioni percorribili, prima di fare annunci spiega il sindaco -, ci abbiamo lavorato per settimane». Da un lato è stata fatta una puntuale rilevazione delle proprietà comunali, per capire quali potessero essere adattate all'ospitalità e quali no, dall'altra gli uffici si sono attivati per cercare finanziamenti da spendere in interventi e lavori interni agli immobili.. Non è tuttavia l'unica emergenza che il Comune sta affrontando, e su questo il sindaco vuole portare l'attenzione perché quanto accaduto con i civili ucraini non si ripeta. «Ogni giorno arrivano richieste di persone che vivono sul nostro territorio e sono in forte difficoltà - spiega De Pellegrin -, si tratta di un'emergenza sociale vera e propria, anche in questo caso dovremmo trovare nuove vie»..

Ultimo aggiornamento: 10:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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