Sotto processo per rapina: una causa lunga due anni per un pezzo di Grana

Mercoledì 2 Ottobre 2019
Sotto processo per rapina per due anni per un pezzo di Grana
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CORTINA D'AMPEZZO (BELLUNO) - Due anni sotto procedimento penale, un processo in cui rischiava una pena che da 4 a 20 anni come una rapina a mano armata, una perquisizione in casa con i carabinieri che hanno guardato anche nel suo frigo. Tutto per un pezzo di formaggio Grana, che tra l’altro non avrebbe nemmeno preso. Una vicenda assurda quella che si è chiusa ieri mattina con la sentenza gup Elisabetta Scolozzi. Il 74enne imputato per rapina impropria, per quanto accaduto nel maggio del 2017 al supermercato Kanguro di Cortina, dopo questo inferno è stato scagionato. Assolto. Contro di lui non ci sono prove. Un risultato non scontato, visto che il pm aveva chiesto la condanna a 7 mesi di reclusione. Un risultato arrivato dopo che la difesa, con l’avvocato Monica Barzon, aveva sentito, tramite indagini difensive, diverse persone che quel giorno erano presenti nel supermercato. Il legale rappresentante della società Acil srl della Kanguro, Alessandro Buzzatti, ritirò la querela solo dopo che il pensionato versò, come richiesto, una donazione di 750 euro per un’associazione decisa dal market. Il formaggio in questione aveva un valore stimato compreso tra i 3 e 5 euro. 
 
I FATTI
Quel giorno del maggio 2017 l’anziano di Cortina venne fermato dopo le casse dal personale della vigilanza del supermercato. «Tira fuori il formaggio», gli dissero. L’uomo cercò in tutti i modi di spiegare che quel prodotto non lo aveva. «Ora tu stai fermo qui finché arrivano in carabinieri», dissero i vigilanti. Ma l’anziano preso dal panico scappò. È qui che si sarebbe consumata la rapina: secondo l’accusa il 74enne avrebbe spinto il dipendente che l’aveva bloccato per procurarsi la fuga. Nel negozio non c’era la videosorveglianza e quel fantomatico formaggio Grana non spuntò fuori nemmeno nella perquisizione dei carabinieri nella casa dell’ultrasettantenne. O meglio nel frigo dell’uomo, c’era un pezzo di Grana, ma non aveva alcuna confezione e era già stato consumato in gran parte. 
IL PROCESSO
Da quello che è emerso nel processo che si è celebrato in Tribunale a Belluno con rito abbreviato il pensionato, entrato senza carrello, aveva della merce in una mano e era stato visto mettersi in tasca quel pezzo di Grana. Poi però nessuno lo seguì nel negozio e, come ha spiegato lui al giudice, quel formaggio lo aveva successivamente riposto nello scaffale prima di uscire, perché non ne aveva bisogno. Il direttore del Kanguro urtato dal 74enne, che andò al pronto soccorso, riportò una prognosi di 1 giorno per «stato ansioso». Da lì l’incubo in cui è piombato l’anziano in questi anni. «Sono soddisfatta - ha detto il difensore Barzon - dell’esito di questo processo, che ha restituito la dignità e la serenità, tolta in questi due anni a quest’uomo, che è una brava persona».
Ultimo aggiornamento: 15:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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