Famiglia attaccata da un pitbull liberatosi dal guinzaglio: marito e moglie feriti

Domenica 24 Maggio 2020 di Andrea Zambenedetti
La cagnolina Pepita dopo l'intervento del veterinario
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Il referto del pronto soccorso di Feltre parla di dodici giorni di prognosi per la moglie Debora e cinque per lui. La loro cagnolina, Pepita, invece è stata sottoposta a un intervento chirurgico. Il pitbull venerdì sera le ha staccato un pezzo di coscia.
L’AGGRESSIONE
«Eravamo appena arrivati con il camper sulle sponde del lago del Mis, a Sospirolo - ricostruisce Marco Moro, padovano del quartiere Montà - di solito sono le mie figlie, di 15 e 9 anni, le prime a scendere e a portare il cagnolino a spasso. Questa volta invece sono sceso io. Tenevo il cagnolino al guinzaglio». In un attimo l’avvio di un tranquillo fine settimana, immersi nella natura, ha rischiato di trasformarsi in tragedia. «Ho visto a venticinque metri il grosso cane. Sembrava legato. All’improvviso è però riuscito a liberarsi. Ha iniziato una corsa come un leone. Il proprietario mi ha poi detto che si era rotto il moschettone. È stato lui a urlarmi di tirare su il mio cane. L’ho fatto subito ma non è bastato. Quando è arrivato è saltato quasi a due metri d’altezza. Mi sono girato di schiena e mi ha morso la spalla. Mi sono spostato di un metro e gli ho dato di nuovo la schiena. A quel punto mi ha buttato per terra e lui si è subito avventato sulla cagnolina. Mia moglie e il padrone sono accorsi. Lo abbiamo preso per il collo ma non mollava la presa. Mia moglie nel frattempo è stata morsa alla mano destra. Quando siamo riusciti a liberarla il padrone è rimasto a terra a contenerlo e noi siamo corsi verso il camper. Temevo ci rincorresse. Nel frattempo anche le mie figlie si sono precipitate. Ma ho avuto paura che ci attaccasse ancora».
LE SCUSE
Il padrone del pitbull ha anche provato a scusarsi. Spiegando che non aveva mai attaccato le persone prima. Tuttavia è apparso, purtroppo, chiaro che invece non era la prima volta che l’animale mostrava insofferenza contro i suoi simili. «C’erano dei bambini che correvano in zona - riprende Moro - credo un cane così vada tenuto anche con la museruola oltre che con il guinzaglio». L’esperienza della famigliola al lago del Mis è dunque terminata quindici minuti dopo aver parcheggiato il camper. «Alle 18,45 eravamo già riparti. Siamo andati in pronto soccorso a Feltre dove io sono stato curato alla spalla, ne avrò per cinque giorni, mia moglie invece temevamo si fosse rotta un dito invece si è presa una storta alla mano destra dove è stata morsa. La sua prognosi è di dodici giorni. Pepita invece è stata sottoposta ad un intervento chirurgico. È lacerata nella parte interna e esterna della coscia. Ora dobbiamo capire se il padrone sia assicurato. Oltre alle ferite procurate al cane e al conto del veterinario ci sono le nostre di ferite». Sul posto venerdì sera sono arrivati i carabinieri che hanno provveduto ad avviare le indagini sull’accaduto.
Ultimo aggiornamento: 09:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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