A Belluno le pensioni più "veloci" del Veneto, ma crescono anche i disoccupati. Il direttore provinciale Inps: «Rendere semplici le procedure»

Giovedì 30 Novembre 2023 di Claudio Fontanive
In sala Bianchi ieri la presentazione del bilancio sociale Inps

BELLUNO - Una provincia che invecchia sempre più, e con sempre meno nascite e in cui, di conseguenza aumenta il numero dei pensionati. Parte proprio dai dati sulla popolazione residente, relativi al 2022 (197.751 persone, di cui 101.223 donne e 96.528 uomini) il rendiconto sociale Inps, presentato ieri in Sala Bianchi dal direttore dell'Istituto Angelo Franchitti. Una fotografia per nulla rosea che segna l'inesorabile aumento degli ammortizzatori sociali, Naspi (la vecchia disoccupazione) in testa, delle pensioni a al contempo il calo dell'organico negli uffici dell'Inps (quasi dimezzato dal 2019). Il direttore provinciale Inps Belluno Angelo Franchitti ha sottolineato: «Il rapporto evidenzia come le risorse siano pochissime, ma i risultati eccellenti, e ciò è stato possibile grazie all'operato dei colleghi». E infatti, come si vede nei dati, alla fine i tempi di definizione delle pensioni sono i più rapidi della media veneta.

I NUMERI

Per quanto riguarda i pensionati Inps, i dati relativi al 2022 segnalano essere in provincia ben 60,138 di cui 31.382 donne e 28.736 uomini, per importi medi mensili che ammontano a 1333,60 al femminile e 1884,68 al maschile. A livello contributivo, con riscossioni, recupero crediti e vigilanza, nella nostra provincia sono state 712.879.288, in aumento rispetto ai 655.418.051 del 2021. Per gestire la mole di lavoro a disposizione dell'utenza, la direzione provinciale Inps di Belluno ha visto una riduzione di personale, passata da 93 del 2019 a 54 del 2022.

Nonostante ciò, le relazioni con l'utenza da parte dell'Istituto, sono aumentate rispetto in un anno, dai 4478 accessi in sede del 2021, ai 5449 del 2022, mentre i ricontatti telefonici sono anch'essi in aumento, dai 2138 ai 2363.

IL CONVEGNO

L'incontro di ieri in sala Bianchi è stato preceduto dai saluti istituzionali che sono stati porti dal direttore regionale Filippo Pagano, e dal presidente del comitato regionale veneto, Valerio Zanin. A seguire si è tenuto l'intervento del presidente del comitato provinciale Inps di Belluno Paolo Dal Magro, e poi la relazione sui dati è stata fornita dal direttore provinciale Inps Belluno Angelo Franchitti: «Viviamo in un contesto di piccole comunità, e si sviluppa un amore e un desiderio di darsi da fare per offrire servizio alle popolazioni - ha spiegato -. Non c'è solo professionalità in questo, ma anche spirito di collaborazione e attitudine, ma c'è bisogno di questa leva ulteriore, in quanto tutto ciò spesso non basta. È importante il ruolo di tutti gli stakeholder, come gli enti di patronato che a Belluno hanno una buona fetta intermedia specie con le aziende, ma anche gli enti pubblici e la Ulss».

LA DIGITALIZZAZIONE

«È fondamentale fare rete - ha proseguito il direttore Franchitti -, specie in un contesto come questo, in quanto è la condizione per poter erogare e ulteriormente migliorare i servizi per far sì che questa provincia sia sempre più attrattiva e fermare così la tendenza al progressivo spopolamento. Dobbiamo invertire questa tendenza, raggiungendo ogni angolo di questo territorio che è di 3600 kmq, e lo possiamo fare anche grazie alla tecnologia». E ha spiegato: «È in atto una forte digitalizzazione con nuovi strumenti che consentono interattività dei servizi attraverso le procedure informatiche. La sfida di questo istituto è di rendere più semplici le nostre procedure affinché possano usufruirne una platea più ampia, anche coloro che hanno minore dimestichezza con gli strumenti tecnologici. Di fatto, se la gente non ha servizi va via, a iniziare dai giovani».

Ultimo aggiornamento: 16:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci