Papà, mamma e due figli: a casa Pavei/De Biasio si mangia pane e... volley

Martedì 6 Aprile 2021 di Roberto Dell'Olivo
Roberta De Biasio, i figli Valentina e Federico e papà Alberto Pavei nella loro casa di Sedico

BELLUNO - In casa Pavei si mangia pane e pallavolo ogni giorno. Papà Alberto e mamma Roberta sono stati a lungo protagonisti del volley bellunese, giocando entrambi fino al livello della serie B1 e ora ci sono i loro figli a cercare di seguire la stessa strada. Federico a 16 anni fa parte della rosa della serie C della Spes Belluno che vede in panchina in questa stagione proprio suo padre, Alberto.
Valentina a 14 anni si sta invece allenando nelle giovanili del Feltre, proprio là dove la mamma Roberta De Biasio ha giocato stagioni indimenticabili nel ruolo di alzatrice. Una famiglia molto unita, legata dalla stessa grande passione per il volley.
NESSUN OBBLIGO
«Ma non abbiamo convinto i nostri figli a seguire la nostra stessa strada - ci tiene a rimarcare mamma Roberta -. Lo hanno scelto in modo autonomo. È emozionante e davvero bello aiutarli e cercare di trasmettere loro un po’ della nostra esperienza». Federico assicura di non essere stato influenzato da nessuno. «Sapevo che i miei genitori avevano giocato a pallavolo, ma ho iniziato semplicemente perché insieme ad alcuni miei amici ci siamo messi d’accordo ritrovandoci tutti insieme nel minivolley del Sedico, passando poi di lì a poco alla Spes, dove mi trovo ancora ad allenarmi». Valentina ammette invece di essere stata un po’ influenzata, ma dal fratello più che dai genitori: «Andavo a vedere mio fratello che si allenava. E così ho voluto provare a giocare».
COLLEZIONE SPECIALE
Eccoli tutti insieme nel salotto di casa a Sedico ognuno con una maglia ricordo. Entrambi hanno una collezione davvero speciale Alberto ha tutte quelle indossate con il Sedico, targate Silko e Olis, ma anche quella di Bengt Gustafson. «Non so proprio chi sia!», ammette molto candidamente Federico. Certo quando lo svedese giocava in A1 con la Santal prima, affrontando anche il Belluno, e con la Sisley poi, suo papà Alberto aveva poco più di 20 anni. Roberta invece ne ha tirate fuori dai suoi cassetti un paio davvero speciali, come quella della promozione dalla B2 alla B1. L’inizio di De Biasio nelle giovanili del Sedico e poi il trasferimento in quel di Feltre, a 14 anni, con un allenatore sopra a tutti nel suo cuore, Giulio Carpene, tuttora alla guida dopo tanto tempo della società feltrina. Ma c’è stato pure un anno con Stefano Roberto Da Rold (attuale dirigente della Pallavolo Belluno) che come secondo al tempo aveva guarda caso proprio Alberto Pavei.
GALEOTTO IL “KUNO”
Un amore nato proprio in palestra. Galeotto fu però il torneo “Kuno” in ricordo del compianto Giorgio De Kunovich (con cui Alberto ha giocato insieme proprio in serie B con il Sedico). La scintilla però non schioccò subito - racconta Roberta -. Ero ancor piccola, avevo 17 anni, mentre Alberto era già più grande (sono 9 gli anni di differenza tra i due, ndr) e mio padre mi imponeva ancora il coprifuoco, al massimo alle ore 23 dovevo essere a casa. Fu l’anno successivo che ci ritrovammo e da lì non ci siamo più lasciati».
VOLONTÀ PATERNA
Alberto se ne resta in silenzio ad ascoltare la sua Roberta, che racconta anche del suo mancato trasferimento a Villorba. «Avevo 19 anni e mio padre mi ha tassativamente vietato di pensare di andare su e giù in macchina quasi tutti i giorni per gli allenamenti. È stata la prima e forse unica volta che si impose in modo così deciso». E così continuò l’avventura al Feltre, allenata poi anche da Antonella Cianci. «Come dimenticare la trasferta di fine campionato sul campo di una squadra vicentina pronta afesteggiare la promozione?». «Me la ricordo molto bene anch’io - interviene il marito, all’epoca anche secondo allenatore - le ragazze erano tutte impaurite e stavano perdendo anche piuttosto male. Così durante un time out mi sono permesso di ricordare tutti gli sforzi fatti per arrivare fino lì. E la partita cambiò direzione». «Fu una delle vittorie più belle - riconosce Roberta - e a essere promosse siamo state proprio noi al posto delle vicentine». Per Alberto non c’è un ricordo preciso della sua carriera da giocatore «anche se resta davvero bellissimo aver potuto giocare per la squadra del paese dove sono nato, cresciuto e dove ancora vivo. Senza dimenticare però anche l’ultimo periodo con il Belluno».
IL SALTO
Da giocatori ecco poi il salto nel ruolo di allenatori per entrambi i coniugi Pavei. Alberto allena ora pure suo figlio nella Spes. «Qualche difficoltà può esserci, non c’è dubbio, ma insomma assolutamente superabile». Federico non si scompone. «No, non mi dà fastidio avere mio papà anche in palestra». Dopo Alberto e Roberta i figli Federico e Valentina hanno già iniziato a raccogliere il passaggio del testimone. La pallavolo bellunese vedrà ancora lungo protagonista la famiglia Pavei.
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Ultimo aggiornamento: 09:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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