Multe in centro, vicesindaca e polizia locale ai ferri corti

Martedì 9 Gennaio 2024 di Y.T.
Elisa Bergagnin

SANTO STEFANO - La questione delle mancate multe, a pochi passi dal centro di Santo Stefano, ha rischiato di arrivare sul tavolo del prefetto di Belluno. Per l’ennesima volta la vicesindaca di Palazzo Alfarè, Elisa Bergagnin, è stata costretta a chiedere l’attivazione del disco orario in via Centenaro. Lo ha fatto anche allegando l’apposita ordinanza del 2011. E per l’ennesima volta ha pagato la multa a un cliente del suo negozio di ferramenta, pari a 29,50 euro, perché, a quanto scrive l’amministratrice in una mail, i tre parcheggi laterali, riservati al disco orario, sono sempre pieni. «È stata scritta l’ennesima mail all’ufficio di polizia locale – spiega Elisa Bergagnin – per sollecitare il vigile a fare le multe nell’area di fronte alla lavanderia, dove è attivo un disco orario.

Le lamentele sono state fatte dai commercianti della zona, in quanto il vigile non faceva le contravvenzioni. Forse gli era sfuggito che in quell’area fosse attivo il disco orario». In una mail di dicembre, la vicesindaco ha fatto inoltre notare che, nel giorno dell’invio, l’agente di polizia municipale stava procedendo con le multe, nonostante la maggior parte dei parcheggi non sono fossero ancora stati liberati dalla neve ghiacciata. In sostanza: le auto parcheggiate a lungo in via Centenaro “costringono” gli automobilisti delle altre vetture a posteggiare in divieto di sosta in via VI novembre.

«Le multe in via VI novembre vengono fatte regolarmente e giustamente – dettaglia Elisa Bergagnin –. Mentre in via Centenaro, dove è attivo il disco orario, non venivano fatte. Il vigile pertanto è stato sollecitato in tal senso, probabilmente non ne era a conoscenza. Tutto qua». Non si è fatto attendere il riscontro dall’ufficio di polizia locale, che ha relazionato quanto accaduto anche al sindaco, Oscar Meneghetti, al segretario comunale, Enrico Pilotto, all’assessore Valter D’Ambros e ai consiglieri Francesca Dellamore e Aldo Doriguzzi Sartor. Anche il vigile conferma l’ipotesi di ricorso a Palazzo dei Rettori. «Durante la stesura del preavviso di accertata violazione al codice della strada – scrive l’agente di polizia giudiziaria – nel normale controllo della viabilità e nell’esercizio della propria funzione di vigilanza, sono stato protagonista di uno spiacevole episodio, durante il quale il vicesindaco ha minacciato il sottoscritto di contattare il prefetto se non fosse stata attivata l’ordinanza, ritenendomi responsabile in caso di non attivazione». L’agente spiega, fra l’altro, che il trasgressore, cliente della ferramenta, può contestare il verbale, in caso lo ritenga illegittimo, presentando ricorso entro 30 giorni dalla data di notificazione al giudice di pace o in alternativa entro 60 giorni al prefetto. Può, inoltre, provvedere al pagamento della sanzione amministrativa tramite bollettino postale e non saldando in contanti al momento, nella pubblica via. «Ricordo – aggiunge il vigile – che vietare alla polizia locale di svolgere temporaneamente e limitatamente a determinate contravvenzioni i controlli e gli accertamenti, previsti dalla legge in materia di prevenzione e repressione delle violazioni della disciplina sulla circolazione stradale, costituisce un ordine illegittimo, oltre che un reato. Allo stesso tempo, segnalo che non è stato possibile proseguire con la programmata attività di controllo viabilistico a causa dell’interruzione di pubblico servizio intervenuta». La polizia locale svolge controlli su tutto il territorio di competenza in modo tale da garantire la sicurezza di cittadini e turisti. Lo fa anche con una certa assiduità dell’autovelox, piazzato un po’ ovunque a Santo Stefano, come testimoniato in questi primi giorni dell’anno. L’ufficio di polizia locale, infine, assicura che verrà verificata e monitorata anche la situazione delle auto ferme sulla statale.
 

Ultimo aggiornamento: 07:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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