Malore mentre sale le scale, morto Flaminio Da Deppo ex sindaco e artista

Mercoledì 13 Aprile 2022 di Giuditta Bolzonello
Flaminio Da Deppo

DOMEGGE DI CADORE - Un malore improvviso mentre saliva le scale di casa gli è stato fatale. E' morto così lunedì sera Flaminio Da Deppo, per tutti Mimmo, che avrebbe compiuto 70 anni l'estate prossima. Un amministratore di lungo corso, un politico raffinato, un uomo che ha dedicato la vita alla comunità, alla sua gente. Aveva lasciato da poco l'ufficio del Gal e si era fermato per incontrare alcuni amici a Domegge, aveva parlato con il figlio Matteo come faceva tutti i giorni: nulla faceva presagire un epilogo di giornata tanto infausto. I vicini l'hanno visto cadere ed hanno allertato i soccorsi ma invano. Già sindaco di Domegge, presidente dell'allora Comunità Montana del Centro Cadore aveva negli ultimi anni riversato tutta la sua competenza nel Gal, il Gruppo di azione locale alto bellunese con il quale era riuscito ad intercettare e portare a beneficio dell'alta provincia importanti finanziamenti.

“Il Gal Alto Bellunese con profondo dolore piange la scomparsa del suo presidente Flaminio Da Deppo che ha guidato l’Associazione dal 1997 con lungimiranza, competenza, coraggio e dedizione. Il territorio perde un uomo che è stato capace di interpretarne i bisogni e le esigenze dando impulso a programmi e strategie, spesso innovativi, che hanno contribuito concretamente allo sviluppo dell’intera area dell’alto bellunese” così oggi sul sito dell'ente. E sono stati anni di impegno e passione, azioni che Da Deppo ha costruito in silenzio, lontano dai riflettori come era suo stile. Conservava con affetto l'incarico di consigliere tecnico in Magnifica Comunità di Cadore dove per altro era stato anche assessore. Originario di Domegge da lungo tempo aveva scelto di vivere a Vigo di Cadore dove continuerà a restare; per suo desiderio, che nessuno immaginava così imminente, riposerà vicino a Silvana la compagna di una vita mancata nel novembre scorso dopo una lunga malattia. Amministratore, politico ma anche artista. Una passione questa vissuta quasi nell'intimità, non voleva esporsi per non contaminare il suo ruolo pubblico. Ci teneva a tenere distinti i ruoli, mai avrebbe voluto mescolare ambiti così diversi eppure in entrambi si è sempre impegnato al massimo ottenendo grandi risultati. Nella sua collezione privata conservava con affetto un'opera di Ugolino da Belluno, religioso pittore e scultore nato a Belluno e mancato nel 2002; erano amici. Nella dedica Ugolino scriveva: “Sindaco per passione, artista per necessità”. Uomo di sinistra Da Deppo era un sindaco molto amato. Davanti alla porta del suo ufficio in municipio c'era sempre qualche cittadino che lui riceveva con le stesse attenzioni che avrebbe riservato a visitatori più blasonati. Venne eletto la prima volta nel 1995 con una coalizione di centro sinistra, lista civica; la stessa formula per il mandato successivo quello che lo riconfermo dal 1999 al 2004.

Furono gli anni dell'impegno per ottenere i ristori per i danni che l'invaso del bacino Centro Cadore aveva causato nella zona di Vallesella, grazie alla sua determinazione il paese ebbe un centro sportivo con pista d'atletica. Sua l'idea di coinvolgere il mito della pallacanestro con origini locali, Dino Meneghin, in un torneo che è diventato un appuntamento di grande rilievo per la disciplina, evento che continua ancora oggi a portare in Cadore squadre italiane e straniere. Alla sua amministrazione si devono molti interventi di restauro e migliorie negli edifici pubblici ma anche l'acquisizione di opere dello scultore parigino Sergio Storel, originario di Domegge, che compongono una prestigiosa rassegna d'arte nel cuore del paese. La sua scomparsa lascia un grande vuoto in Cadore, con Flaminio Da Deppo se n'è andato uno dei suoi figli più preparati, appassionati ed affezionati.

Ultimo aggiornamento: 07:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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