Il fattore Luxottica fa crescere la fame di alloggi: un progetto per ridare vita alle case sfitte

Mercoledì 12 Aprile 2023 di Egidio Pasuch
Luxottica Sedico

SEDICO - La richiesta di appartamenti e camere in affitto, soprattutto data la presenza di Luxottica, a Sedico e in generale in Destra Piave, è altissima. Ma il mercato è ormai saturo. Non ci sono più camere o appartamenti disponibili. Però ci sono ancora parecchie case disabitate, spesso lasciate all’incuria. In provincia, sono quasi la metà (il 49,5 per cento). In Valbelluna – secondo dati diffusi dall’assessore sedicense al Commercio, Sebastiano Casoni - quasi il 37 per cento. Vale a dire che a fronte di 91 mila abitazioni occupate in provincia, ve ne sono quasi 90 mila non occupate. E in Valbelluna le cose non vanno molto meglio: a fronte di 64 mila case occupate ve ne sono quasi 37 mila non occupate.


Un problema non da poco, questo. Perché si tratta di un patrimonio che non è adeguatamente valorizzato e che, contestualmente, continua a perdere di valore, divenendo anche un problema urbanistico e ambientale, in molti casi. Per cercare di mettere sul mercato nuove opportunità abitative per chi cerca casa in Destra Piave – e sono davvero tantissimi, in questi anni - è stato attivato il progetto Primavera Casa. Il progetto sarà realizzato con il sostegno di Fondazione Cariverona, nell’ambito del progetto Host. A patrocinarla saranno i Comuni della Destra Piave (Cesiomaggiore, San Gregorio nelle Alpi, Santa Giustina, Sedico e Sospirolo). «A Sedico, in particolare – racconta Riccardo De Toffol, imprenditore che è diventato un po’ il punto di riferimento per chi cerca casa in paese - il mercato è ormai saturo, ma una situazione non molto dissimile si vive anche nei comuni limitrofi, da Santa Giustina a Belluno». 


E’ possibile quantificare, sia pur sommariamente, il numero delle richieste di un alloggio in affitto? «Credo che, nell’arco di un anno – spiega ancora De Toffol - si possa parlare di alcune centinaia di persone che chiedono un appartamento o una stanza. Ovviamente, da me ne arriveranno alcune decine, ma il fenomeno è molto diffuso. Nel 90 per cento dei casi, si tratta di gente attirata a Sedico da Luxottica. Ma trovare casa o anche solo una stanza a Sedico è molto difficile».

L’idea di questo progetto è partecipata da Società Nuova Scs impresa sociale, dal consorzio turistico Dolomiti Prealpi, Isoipse, Acli Servizi srl, con il supporto di Odar e con la consulenza tecnica e metodologica di Etifor.


«L’obiettivo del progetto – spiega Casoni, con i promotori che stanno avviando degli incontri per farlo conoscere - è riattivare case vuote che potrebbero ancora ospitare momenti di vita, risate, e di farlo prima che queste case si deteriorino a tal punto da diventare un costo per tutti. La sfida, nel contesto in declino della demografia bellunese, è mettere a valore il significativo patrimonio immobiliare non occupato della Valbelluna e trasformarlo in un’opportunità: di aprirsi al mondo e accogliere chi desidera vivere e lavorare nei nostri paesi e chi i nostri paesi li vuole visitare ed esplorare».


In sostanza Primavera Casa propone ai proprietari di case non occupate in Valbelluna un affiancamento per riaprire e mettere in affitto l’immobile di proprietà in disuso. Verranno attivati a tal fine una serie di servizi di consulenza per accompagnare gli interessati a riattivare e far rivivere la propria casa vuota, «e a regalare così anche al territorio una nuova occasione di crescita economica». Gli incontri pubblici si terranno venerdì 14 aprile, alle 18, nella sala consiliare del Comune di Cesiomaggiore, e giovedì 20 alle 20 nella sala incontri del nuovo polo culturale di Sedico. Un successivo incontro si terrà anche a Santa Giustina.
 

Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 09:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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