Rubano in camera da letto, la vittima: "Mi hanno narcotizzata"

Martedì 7 Luglio 2020 di Lauredana Marsiglia
La stanza da letto rovistata dai ladri: hanno scelto solo gli ori lasciando la bigiotteria
FELTRE - «Credo che mi abbiano narcotizzato con qualche spray perché non è possibile che abbiano buttato all’aria la camera dove stavo dormendo. Di solito io ho un sonno molto leggero». Maria Bettega, già terrorizzata dai ladri nonostante non avesse mai subito prima in furto, racconta la sua parte di vittima nella scorribanda ladresca andata in scena domenica sera tra via Morosini e via Venier. 

LO CHOC
I ladri hanno prima colpito in via Venier, dove si sono introdotti in casa attraverso una finestra lasciata aperta al primo piano, poi, nonostante l’allarme immediato della derubata, che ha visto con i suoi occhi due uomini corpulenti scappare dalla stessa finestra dalla quale erano entrati, l’assedio è proseguito. I carabinieri, subito allertati dalla vittima, hanno battuto la zona avvisando anche di casa in casa la gente della presenza dei malviventi. Ma non è però bastato a fermare lo spudorato raid. La presenza massiccia dei militari, coordinati dal capitano Luca Innelli, che ha setacciato per tutta la notte il quartiere e oltre, non ha scoraggiato i ladri.
L’altra vittima è stata proprio la Bettega al civico 16 di via Morosini. La famiglia, tra l’altro, è titolare della Trattoria Aurora di Feltre. I ladri sono entrati dalla finestra del bagno, al primo piano, dopo essersi arrampicati lungo la grondaia. Hanno forzato l’infisso e hanno iniziato l’opera, del tutto incuranti che i proprietari fossero in casa.
IL RACCONTO
«Ero andata a letto verso mezzanotte - racconta la donna - mentre mio marito era rimasto sveglio a guardare la televisione. Verso meno un quarto alle due mi sono alzata per andare in bagno ed era tutto a posto. Mio marito era ancora alzato. Sono tornata a letto. Poi, un paio d’ore dopo mi sono nuovamente svegliata e appena ho aperto gli occhi ho avuto come l’impressione che attorno a me volassero i cassetti dei comodini. Quando ho acceso la luce ho visto il disastro. Tutto era stato buttato in aria, persino i due comodini che affiancano il letto. Mi sono alzata e sono corsa fuori, ma i ladri mi avevano chiuso nel reparto della zona notte diviso da una parta dall’area giorno. Avevano buttato all’aria anche la camera di mia figlia Elisa portando via tutti gli ori».

SALITI DALLA GRONDAIA
Mentre la vittima realizza l’accaduto, i ladri si prendono il tempo di scappare uscendo da dove erano entrati. Nel frattempo il marito, che inizialmente pensava che la porta divisoria tra area giorno e notte fosse stata chiusa dalla moglie a difesa di possibili intrusi, comprende, allertato dalla donna, che stavolta non si tratta di fobia, ma di un vero e proprio furto.
«Abbiamo subito chiamato i carabinieri - spiega Maria Bettega -. Sono venuti qui per il sopralluogo. Il fatto che fossero entrati usando la grondaia lo si è capito dalle impronte dei piedi rimaste sul tubo. Avrebbero potuto entrare dalla parte principale, che sarebbe stato più semplice, invece hanno scelto il retro della casa».
Il valore del bottino è stato calcolato in 2mila euro circa. I ladri, vista l’impegnativa presenza di monili e bigiotteria, si sono dati il tempo di scegliere solo quelli in oro.
Poco prima, probabilmente gli stessi soggetti, avevano colpito in via Venier. La proprietaria se li è trovati in camera dopo essere uscita dal bagno dove aveva appena fatto la doccia. Erano tra le 23 e le 24. Alla vista della donna i due se la sono data a gambe scappando sempre dalla stessa finestra. Dalla descrizione fornita si tratterebbe di due uomini, piuttosto alti, di carnagione chiara. Probabile che sia la stessa coppia che poco dopo ha agito nella casa vicina di via Morosini.
Ultimo aggiornamento: 09:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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