«Un miliardo sugli hotel», parla il manager della Abramovich. Miramonti, scade ultimatum: rischio chiusura

Matteo Corsini, che rappresenta la maxi immobiliare inglese, sta vagliando gli alberghi cortinesi per eventuali acquisti: "Non ci interessa il Miramonti, semmai il de la Poste. Non si tratta di soldi russi, ma americani e da tutto il mondo"

Mercoledì 25 Gennaio 2023 di Olivia Bonetti
L'hotel Miramonti nella neve, scade ultimarum: rischio chiusura

CORTINA D'AMPEZZO - «Stiamo iniziando a dare un'occhiata a Cortina. Ma procediamo con prudenza profonda conoscenza del mercato e sopratutto uno studio approfondito dei nostri target». Così parlava Edoardo Corsini, partner di Abramovich real estate London in una intervista rilasciata a maggio 2022. Sbarcava in Italia con un miliardo da investire nel settore alberghiero. Lui operativo nel Regno Unito, il padre, Matteo Corsini, con filiale italiana in via Mazzini a Roma. Sì, proprio Matteo Corsini: lo stesso cliente che ha sollevato il caso del Miramonti Majestic di Peziè. I nomi ritornano come in un puzzle da ricomporre. Come quel cognome, Abramovich, che non può che non far venire in mente quello dell'imprenditore russo, ex proprietario del Chelsea. Aleggia nella storia: d'altronde prima della guerra in Ucraina erano arrivate offerte ai più allettanti hotel di Cortina da parte dell'investitore Roman Abramovich.

I GRANDI CAPITALI
«Noi agiamo per conto di fondi family office internazionali», precisa Matteo Corsini. Un family office è una società di servizi che gestisce il patrimonio di una o più famiglie facoltose agendo come centro di coordinamento per la gestione finanziaria e amministrativa delle famiglie. Fino a prima delle sanzioni la società immobiliare che fa riferimento ai Corsini ha sempre gestito capitali di family office russe. E Corsini non fa mistero di come ci siano miliardi parcheggiati pronti ad essere reinvestiti in Italia, appena finita la guerra. «I miliardi degli oligarchi russi sono pronti ad essere investiti in Italia sopratutto nel settore alberghiero», non nasconde Corsini. Ma alla domanda se ci sono anche i miliardi di Roman, non risponde ricordando che per adesso nessun russo può investire soldi. Poi cambia discorso affermando che «ci auguriamo che la guerra finisca. Noi siamo russi mia nonna Alessandra Dubin sposata Carlo Gra». Precisa però che al momento la Abramovich real estate lavora «con capitali dall'America, dal Vietnam, da tutto il mondo, non certo dalla Russia».

E, mentre è a Firenze per visionare altri hotel, ricorda come abbiano appena chiuso l'operazione del Veneto Palace a Roma, hotel venduto per 45 milioni ad una family office spagnola con cui intende acquistare ancora altri alberghi.

«REGOLE CERTE»
Sbarcherete anche a Cortina quindi, è solo questione di tempo? «Noi siamo pronti ad investire un miliardo ed oltre a Cortina - dice Corsini -, ma con regole certe e il limite etico è la sicurezza della gente. Non siamo cannibali: regole chiare con persone perbene». Delle possibili mire sul Miramonti Majestic, l'hotel finito nella bufera dopo la sua segnalazione di Capodanno, ha già negato ogni fondamento. «Non siamo interessati a quella struttura - aveva detto - varrà 20 milioni ma se ne devono spendere altri 30 per sistemarla. Piuttosto ambiamo all'hotel de La Poste».

LE VERIFICHE
Quel che è certo è che l'immobiliarista sta passando ai raggi X tutti gli alberghi di Cortina. Un'azione che ha raccolto anche tanti messaggi di sostegno che gli sono arrivati sui social. Si definisce il dottor house dell'edilizia, perché ha l'occhio clinico e vede subito quello che non va. Ha inviato diversi esposti a procuratore e prefetto su almeno altri 4 alberghi. Ma al momento l'unico caso che è emerso è quello della struttura della famiglia Zanchetta a cui è stata sospesa la licenza alberghiera per carenze rilevate nella sicurezza. Da fonti giudiziarie infatti si apprende che non ci sono fascicoli penali aperti: solo quello conoscitivo, senza ipotesi di reato, sul Miramonti.

L'ULTIMATUM
Un caso che sta vivendo ore cruciali. Scade oggi l'ultimatum per la proprietà che dovrà mettersi in regola e dimostrare con documentazione alla mano e lavori compiuti che non vi è pericolo per ospiti e personale. Dal sito booking non sono possibili al momento le prenotazioni: tra le ipotesi, oltre alla drastica chiusura totale, anche quella della chiusura delle sole parti a rischio e del mantenimento dell'attività. Ma il futuro del Miramonti si conoscerà solo questa sera. Intanto ieri il prefetto Mariano Savastano ha presentato al comitato per l'Ordine e la sicurezza che si è svolto a Cortina la relazione sul caso.

Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 11:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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