Fabbrica guardrail salvamotociclisti, ma nessuno li installa. L'ideatore: «Ora ho contattato anche il ministro Salvini»

La "De Prà materie plastiche" ha brevettato barriere speciali che evitano decessi ma ai gestori delle strade non interessano

Sabato 19 Agosto 2023 di Federica Fant
Fabbrica guardrail salvamotociclisti, ma nessuno li installa. L'ideatore: «Ora ho contattato anche il ministro Salvini»

ALPAGO - Il guardrail "salva motociclisti" nasce in Alpago. «Se cadi...non esci» è lo slogan della "De Prà Materie Plastiche" di Paludi, che tra i vari prodotti ha brevettato i "De Prà Rail". Si tratta di dispositivi che per la loro conformazione impediscono a centauri e a ciclisti che cadono finendo verso i margini della strada, di impattare contro i paletti in metallo che ancorano i guardrail a terra.

Ma nonostante questa eccellenza bellunese, per una serie di questioni burocratiche ancora nel Bellunese non vengono installati. Perché? Lo spiega il titolare Piervincenzo De Prà che esordisce così: «Il mio progetto è stato presentato a tutte le istituzioni competenti in ambito stradale, Anas per primo, Veneto Strade, Provincia ed altri, ma ad ora nessuno ha interpretato in modo giusto l'importanza di salvare la vita dei centauri».


Ha cercato di contattare il ministero dei trasporti?
«Alcune settimane fa mi sono messo in contatto con la segreteria del ministro Matteo Salvini a Roma, che ha dichiarato di voler far applicare le barriere salva motociclisti, su tutti i tratti di strada pericolosi. Al momento non abbiamo avuto un riscontro della nostra presentazione inviata. Spesso riceviamo delle richieste da parte di famigliari che hanno perso un loro caro a causa della mancanza di una protezione su una curva, ma nessuno si muove per far partire questo "progetto umano"».


In cosa consiste il De Prà Rail?
«È una protezione da applicare maggiormente nelle curve di quei tratti di strada dove spesso c'è il rischio di una fuoriuscita da parte della moto. Attualmente tutte le barriere "guard rail" sono fissate ad una altezza di circa 30-40 centimetri dal manto stradale lasciando così interposto uno spazio dove il motociclista nella fase della caduta va a infilarsi sotto con effetto ghigliottina e il più delle volte muore nell'impatto. Il problema poi si presenta anche per i paletti in acciaio che sostengono le barriere, che diventano elementi pericolosi e fatali nell'incidente poiché il corpo del conducente, dopo lo scivolone, va ad agganciarsi alla struttura che non gli permette via di scampo».


Come è nata l'idea?
«La nostra azienda opera da più di 50 anni nel settore dei materiali plastici e quindi con l'esperienza acquisita mi è venuta l' idea di creare una barriera in policarbonato compatto molto resistente, ma allo stesso tempo elastica da assorbire l'urto di un corpo del peso di circa 100 kg che ad una velocità d'urto di circa 80 Km/ora. Fa rimbalzare il conducente come su una corda-molla».


Li descrive?
«Sono di una lunghezza massima di 12 metri, misura ideale per rivestire curve di grandi dimensioni, coprendo tutti i paletti di sostegno. La barriera diventa uno scivolo che evita la fuori uscita del motociclista, ed elimina totalmente l'impatto con la struttura portante. I De Prà Rail sono di colore giallo, hanno la forma di quelli tradizionali, sono completi di catadiottri e strisce catarifrangenti che, di notte o con la nebbia, illuminati dai fari rendono visibile il percorso».


E sono brevettati?
«Le nostre barriere sono state testate in un centro prove a Roma dove vengono collaudati tutti i sistemi di sicurezza stradale e sono stati simulati diversi tipi di caduta con motociclette di grossa cilindrata ed abbiamo ottenuto una certificazione valida per poter installare i "De Pra Rail" su tutto il territorio nazionale ed anche estero. Si possono trovare su YouTube i video dei test a riguardo delle prove eseguite».

Ultimo aggiornamento: 12:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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