Giro d'Italia da Belluno alla Marmolada: molti eventi, ma la città resta freddina

Sabato 28 Maggio 2022 di Davide Piol
Un paracadutista mentre atterra ieri in piazza dei Martiri a Belluno

BELLUNO «Buongiorno! Volevo sapere se si attende l’ultimo minuto per addobbare Belluno e accogliere il Giro d’ Italia o se va bene così…». Il post, pubblicato ieri pomeriggio su Facebook e condiviso sul gruppo “Sei di Belluno se”, ha fatto uscire una delle questioni calde di questi giorni. Belluno, città-capoluogo dove partirà il tappone dolomitico e dove questa mattina arriverà il presidente della Regione Luca Zaia, sembra infatti un comune di periferia.

Qualche nastrino rosa per le strade e sulle rotonde, qualche vetrina addobbata a tema (soprattutto dove non passeranno i ciclisti) e basta. Intendiamoci: non è questione di mentalità bellunese. Sospirolo, di appena 3mila anime, ha trasformato il paese con 140 striscioni e 10 chilometri di nastro rosa, oltre al taglio di siepi e prati, gli addobbi nelle piazze, le statue etc. 

I COMMENTI
Il post ha fatto esplodere di commenti il gruppo. Chi ha chiesto l’istituzione di un comitato di accoglienza, chi addirittura abolirebbe «il Giro d’Italia e soprattutto l’assurda carovana di centinaia di autovetture e motociclette che l’accompagnano». Ma, al di là degli sfoghi dei leoni da tastiera, camminare per le vie del centro non restituisce la sensazione di trovarsi in un capoluogo di provincia sede del tappone dolomitico. Di eventi collaterali, invece, ce ne sono stati e ce ne saranno numerosi.

GLI EVENTI
Ieri pomeriggio piazza dei Martiri si è riempita per ammirare l’atterraggio dei paracadutisti e del tricolore gigante. Tutti con gli occhi verso il cielo e il telefonino pronto a immortalare la discesa. In parallelo, dalle 15 alle 17 in piazza Duomo, si è svolta la “gincana rosa”, un percorso di abilità in bici per bambini e ragazzi. In serata, dalle 20, negozi aperti e musica dal vivo con la carovana rosa. Oggi è il grande giorno. Il Giro partirà verso le 12 ma prima ci sarà tempo per divertirsi. “Vieni a vedere la tappa in bici” è il primo evento della giornata (con ritrovo a Castion, Mussoi e Cavarzano) che consiste in una pedalata aperta a tutti per raggiungere il punto in cui partiranno i ciclisti. Gli eventi sportivi legati alla bicicletta continueranno domani e dureranno fino a ottobre: domani “Latterie bellunesi in bicicletta”; sabato 11 giugno Sportful Dolomiti gravel; domenica 17 luglio “Vignarola” (pedalata); sabato 30 luglio cronoscalata Valpiana; domenica 21 agosto 28esimo giro del lago di Santa Croce. 

IL TRACCIATO
Quella di Belluno sarà la 20esima tappa del Giro. Quella decisiva. La più faticosa ma anche la più avvincente con panorami mozzafiato (tempo permettendo, ma Arpav ha rassicurato che non dovrebbe nevicare, al massimo pioggia sulle prealpi e all’arrivo). I 167 chilometri del tappone dolomitico cominciano dal capoluogo alle 12.15. Partenza da piazza dei Martiri con una piccola deviazione lungo la valle del Piave tra Sedico, Santa Giustina e la Certosa di Vedana. Si entra quindi nella valle del Cordevole e comincia la salita di Agordo e Cencenighe. È solo l’antipasto, poi arriva il piatto forte: un trittico di salite con il Passo San Pellegrino (pendenze oltre il 15% dopo Falcade) seguito dal Passo Pordoi (Cima Coppi 2022) e infine dal Passo Fedaia con il famoso rettilineo di Malga Ciapela (pendenze sopra il 10% e alcune del 18%). Rimarranno fuori dalla corsa rosa i Serrai di Sottoguda perché la strada risulta ancora danneggiata dalla tempesta Vaia di fine ottobre 2018. Il finale ai piedi della regina delle Dolomiti è unico: dopo 14 anni la Marmolada torna ad essere sede di arrivo del tappone dolomitico. 
 

Ultimo aggiornamento: 08:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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